A dire il vero stavolta non avrei voluto scrivere nulla sulla violenza contro le donne e sul femminicidio perché tanto, forse tutto è stato già detto ed io detesto la retorica e la banalità.
Ma qualcosa devo dire, da momento che tutte e tutti si sentono esperti e chiamati in causa, anche chi non dovrebbe aprire il becco.
La violenza è da condannare sempre e questo è scontato.
I maschi che usano violenza fisica, psicologica, morale, coloro che sfruttano la supremazia sulle donne, sui bambini, sui deboli vanno condannati e severamente puniti.
E anche questo è scontato.
Anche le perizie psichiatriche vanno prese con le molle quando sussiste una violenza: insomma quest’ ultima è stata perpetrata e se uno ha disturbi mentali non è meno colpevole.
Scontato.
Se in carcere ci si comporta bene non si possono avere sconti di pena essendosi macchiati di omicidio, avendo messo fine alla vita di una persona.
Scontatissimo.
La violenza è come la guerra, ossia da condannare sempre e comunque.
Ultra scontato.
Le donne però devono denunciare al primo segnale di sopraffazione: le forze dell’ ordine devono conoscere subito i possibili violenti, prima che sia troppo tardi.
Questo già è meno scontato, ahimè!
Uno schiaffo ricevuto, un messaggio intimidatorio, una minaccia velata, la sudditanza economica, gli insulti più o meno pesanti: ogni cosa va denunciata alle forze dell’ordine, o al numero verde prestabilito, gratuito, 1522.
Non diamo niente per scontato, insomma.
Annalisa Capaldo