Migliaia le persone riunite con i volti segnati di rosso. O con dei fazzoletti al collo. Per Giulia, per le tante, troppe, vittime di femminicidio. Urlando in coro “ci vogliamo vive. Contro il patriarcato”. E contro le misure “insoddisfacenti” del governo, la marea fucsia è partita dal Circo Massimo per raggiungere piazza San Giovanni. Ad aprire la manifestazione lo spezzone dei centri antiviolenza. “Oggi i maschi stanno dietro” dicono gli organizzatori al megafono dal camion dove ci sono anche alcuni bambini. A sfilare anche una delegazione dei palestinesi.
Si è conclusa con un flash mob a piazza del Plebiscito a Napoli la manifestazione promossa da Cgil Napoli e Campania in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. I partecipanti al corteo si sono tenuti per mano formando un enorme cerchio gridando a gran voce la parola d’ordine della manifestazione: “rumore”. Al centro della piazza, tante scarpe rosse in ricordo delle vittime dei femminicidi.
A Napoli anche l’iniziativa del Cif, centro Italiano femminile presieduto da Fiorella Girace in sinergia con la Municipalità 4 del Comune di Napoli, guidata dal presidente Maria Caniglia e la cattedrale di Napoli. Insieme, infatti, questa mattina hanno organizzato l’installazione temporanea di 105 sedie rosse sul sagrato del Duomo, tante quante sono le vittime di violenza sulle donne da gennaio ad oggi. L’installazione ha voluto sensibilizzare cittadini e passanti sull’emergenza femminicidi culminata negli ultimi giorni con l’omicidio di Giulia. Il parroco Don Vittorio Sommella ha guidato i presenti in un momento di preghiera, benedicendo un piccolo ulivo poi piantato nel giardino della Cattedrale.
“Giulia dev’essere l’ultima” recita un cartello alzato da una manifestante a Torino, dove in oltre ottomila persone si sono ritrovate per un corteo nella Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, organizzato dal movimento femminista ‘Non uno di meno’. Il corteo è partito da piazza Carlo Felice per poi attraversare corso Vittorio Emanuele II, via Accademia Albertina, via Rossini, corso Regina Margherita, Lungo Dora Savona, corso XI febbraio, via Milano, via Pietro Micca e arrivare in piazza Castello. Aperto dallo striscione con scritto ‘Se domani non torno brucia tutto’. Tra gli slogan “Insieme siamo partite insieme torneremo’, “Siamo il grido altissimo e feroce di tutte quelle donne che più non hanno voce”. Ieri sera sono partiti destinazione Roma per il corteo nazionale quattro pullman organizzati da ‘Non una di meno’.
Migliaia di persone hanno partecipato a Parma al corteo per la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promosso dal Comune di Parma, in collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado e la rete delle associazioni del territorio. Dal parco Ducale ha raggiunto piazza Garibaldi dove si si sono tenuti gli interventi istituzionali e quelli degli alunni. Un’altra manifestazione si è tenuta anche a Reggio Emilia e nel pomeriggio a Rimini, è previsto un corteo per le via della città in partenza dall’arco di Augusto.
ROSALBA CANFORA