Venerdì 1 e sabato 2 dicembre si terrà l’evento “Cinema e liberazione” promosso dall’Associazione Amici degli Archivi onlus, con il contributo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Educazione e Ricerca, e organizzato da CinemaFiction. Diretto dal regista Giovanni Mazzitelli e dai produttori Antonio Acampora e Armando Ciotola, il laboratorio ha l’obiettivo di aprire un dibattito intergenerazionale tra i giovani attori e i maestri del passato.
Saranno introdotti cinque capolavori, capisaldi della cultura cinematografica italiana, che ci racconteranno un mondo apparentemente lontano e pur così ancora attuale. Un mondo cinico che spesso è specchio dei tempi. Dal film testamento per la liberazione del meridione “Le 4 giornate di Napoli” di Nanni Loy, seguito da titoli neorealisti come a “Paisà” e “Il generale della Rovere” di Roberto Rossellini, fino ad arrivare a film di indiscusso valore morale e politico, quali “La notte di San Lorenzo” dei fratelli Taviani e “Novecento” di Bernardo Bertolucci.
Gli attori avranno l’opportunità di scegliere su quale dei testi lavorare, tra la scena cardine del capolavoro di Rossellini, in cui dialogano sul futuro del mondo Anna Magnani e Francesco Grandjacquet e quella più cinica del film di Scola, impersonata da due giganti quali Vittorio Gasmann e Stefania Sandrelli. Attraverso un lavoro di prove pratiche si arriverà a girare davanti alla macchina da presa queste due importanti scene dei film.
In occasione della manifestazione saranno esposti una campionatura di materiali archivistici e bibliografici conservate nei propri fondi archivistici, come articoli di giornali, cartoline, documenti universitari che si conservano in raccolte e archivi, ripercorrendo gli avvenimenti dal 1943 al 1947. Di particolare interesse risultano le fotografie del 1943 appartenente alla Raccolta Raimondi, fotografie che ritraggono soldati americani, seduti ai tavolini di un bar nella Galleria Umberto o seduti su dei gradini a chiacchierare, immagini del Vesuvio visto da Napoli e del lungomare.
L’Associazione Amici degli Archivi onlus conserva numerosi archivi privati, raccolti in circa 5000 raccoglitori e 180 pergamene dal secolo XVI al XX. L’Associazione, inoltre, custodisce anche materiale pervenuto con i fondi archivistici o in donazione e cioè quadri, sculture, incisioni. L’Associazione ha prodotto nei suoi 23 anni di vita un’intensa attività per la valorizzazione del patrimonio archivistico e bibliografico conservato. In particolare sono da segnalare la raccolta di fonti musicali e l’archivio fotografico. La Biblioteca consta di circa 25.000 volumi suddivisi per settori.