Dopo il grande minestrone portoghese, Simone Inzaghi torna a usare i titolatissimi: si rivede l’artiglieria pesante che ha giocato a Torino, fuori soltanto gli infortunati Pavard e Bastoni. Dumfries è recuperato dall’ultimo affaticamento, che gli ha impedito perfino di viaggiare per Lisbona, mentre davanti riecco riconnettersi la ThuLa. Mazzarri riabbraccia, invece, la sua vecchia casa napoletana dopo 10 anni e per questo nuovo debutto deve partire senza Zielinski: inizia Elmas da mezzala al posto del polacco acciaccato. A parte Natan, costretto a traslocare a sinistra vista la morìa di terzini, la squadra di Walter può sprigionare al massimo la sua potenza offensiva col trio davanti Politano-Osimhen-Kvara. Proprio il macedone fa subito capire che aria tira con un destro tagliente che obbliga Sommer a volare: è solo la prima di una serie di interventi del portiere svizzero sui continui cross napoletani. La squadra di Mazzarri gioca all’inizio con più intensità rispetto a un’Inter timidina. Nonostante tutto, i nerazzurri avrebbero pure trovato il gol con Thuram (annullato per fuorigioco di una spalla del francese), ma l’emergenza difesa si complica quando pure De Vrij si accascia e alza bandiera bianca: l’olandese è il terzo centrale che va k.o., a tradirlo un risentimento muscolare all’adduttore della gamba sinistra. —
Già al 18’ Inzaghi deve quindi lavorare di fantasia e per tamponare la perdita manda in campo Carlos Augusto: stavolta non è Dimarco a slittare indietro, ma è proprio il brasiliano a fare da braccetto. Le ambizioni di un buon primo tempo di Mazzarri si infrangono su una traversa tonante di Politano, bravissimo a lavorare la palla col mancino, mentre Osimhen pare ancora lontano dalla pantera che fu. Così, visto che il Napoli non capitalizza il suo miglior momento, la squadra di Simone riesce a mettere la testa avanti con fare sornione, senza quasi dare nell’occhio. Aumenta il baricentro e giusto un attimo prima del tè pesca un gol inatteso: dopo un cross la palla viene addomesticata da Barella e poi finisce sul piede caldo di un Calha, fin lì sottotono e impreciso. Il turco colpisce in maniera perfetta, batte Meret e spacca in due la partita esattamente a metà del tempo.
La rete di Calha modifica gli eventi, cambia totalmente l’inerzia della seconda metà: la squadra di Mazzarri deve affannarsi per recuperare e così lascia campo alle spalle per ripartenze velenose della ThuLa. L’occasione per il pari al Napoli arriva comunque al 58esimo quando Acerbi colpisce Osimhen in area – senza fallo secondo l’arbitro -, poi Sommer fa l’ennesimo grande intervento su sinistro potente di Kvaratskhelia. Ancora una volta, non sfruttando l’occasione davanti, la squadra campana viene punita dietro. Lo 0-2 interista arriva da una sanguinosa palla persa da cui si innesca la ripartenza di Inzaghi: il cannibale Lautaro per una volta è in vena di assist più che di gol, così serve Barella che slalomeggia in area e segna una rete bellissima.
È la mazzata finale su Osimhen e soci a cui non danno particolare energia neanche gli ingressi di Raspadori e Zielinski. Tutto diventa improvvisamente facile per i nerazzurri che alla fine raccolgono una cattiva e una brutta notizia: vanno via da Napoli con un altro infortunio (Dumfries out per un risentimento muscolare ai flessori della gamba sinistra) e trovano lo 0-3 con Marcus Thuram a porta vuota su assist di Cuadrado, entrato proprio al posto dell’olandese.
NAPOLI (4-3-3)
Meret 6 – Non può nulla sui due gol subiti
Di Lorenzo 4.5 – Regala l’azione del secondo gol agli avversari consegnando un brutto pallone tra i piedi di Politano. Per il resto, non una partita da ricordare.
Ostigard 5.5 – Infilato da Barella sul secondo gol dell’Inter
Rrahmani 5.5 – Non una partita ordinata, di reparto fa male come i suoi compagni.
Natan 5.5 – Non gioca nel suo ruolo e non è autore di una partita memorabile. Non accompagna mai Kvara
Anguissa 5.5 – Lontano parente del calciatore ammirato nella scorsa stagione
Lobotka 6 – Prova a dare ordine alla sua squadra
Elmas 5.5 – Una settimana fa è stato eroe di Bergamo. Oggi non è stato brillante, anche se ha impensierito Sommer con uno straordinario tiro.
Politano 6.5 – Il migliore del Napoli. Prende una traversa sullo 0 a 0 e crea i principali pericoli. Esce, inspiegabilmente, nella ripresa
Osimhen 5.5 – Non è in forma e si vede: anche il pressing suo marchio di fabbrica non porta risultati.
Kvaratskhelia 5 – Bruttissima partita del georgiano. Non salta mai l’uomo e non crea mai superiorità numerica. Anche lui, ha subito una pesante involuzione rispetto allo scorso anno.
All: Mazzarri
INTER (3-5-2)
Sommer 7 – Grandissima partita, salva il risultato in un paio di occasioni.
Darmian 6.5 – Sempre ordinato, non sbaglia nulla.
de Vrij 6: Gioca poco prima dell’infortunio: esce dal campo al minuto 17 (Carlos Augusto 6.5)
Acerbi 7 – Partita perfetta del centrale che non rischia mai.
Dumfries 6 – Partita positiva dell’esterno che rischia anche un brutto problema di salute dopo la botta al capo. Per fortuna, si riprende.
Barella 7 – Domina a centrocampo e segna anche il gol del 2 a 0. Un mastino.
Calhanoglu 7.5 – Partita perfetta del turco che apre i giochi con un gol da fenomeno vero.
Mkhitaryan 6.5 – Sempre l’uomo in più a centrocampo
Dimarco 6 – Non deve fare gli straordinari oggi: l’Inter domina e gioca bene.
Lautaro 6 – Prova a timbrare il cartellino, non trova grandi spazi.
Thuram 7.5 – Sempre straordinario in tutto quello che fa, ha un primo passo da paura. Cala il tris nel finale regalando il 3 a 0 ai suoi.
All. Inzaghi 7 – L’Inter è una macchina da guerra: Juventus avvisata con una prestazione strepitosa.