I miei auguri di Natale per tutte e tutti voi saranno semplici e senza fronzoli, un po’ come me che da sempre odio i giri di parole, le apparenze, le frasi e i brindisi di facciata, i sorrisi falsi e tutto ciò che rende il Natale squallido alla stregua degli altri giorni dell’anno.
Infatti vorrei riempirvi di benedizioni, con o senza l’ auspicio divino e la Messa di mezzanotte, di sincera beatitudine dei sensi e di piaceri multiformi: che non abbiate bisogno di aiuto perché pienamente soddisfatti ed appagati dalle vostre risorse e dai frutti dei vostri quotidiani sacrifici, che non siate larve o parassiti della società, che non dobbiate ringraziare nessuno per il posto che vi siete guadagnati e che non dobbiate fare i conti con una coscienza sporca e bugiarda.
Vi auguro di sentirvi in pace con voi stessi giacché non siete scesi a compromessi o commesso nefandezze che avrebbero messo a repentaglio la vostra dignità; vi auguro di non dover fingere una vana felicità mentre vi sedere a tavola con persone che detestate e con cui non avete nulla in comune e vi auguro anche di saper negare la vostra presenza agli ipocriti dal momento che a Natale non si è tutti più buoni.
Vi auguro non solo di ricordare colui o colei che non è più presente e che vi manca da morire, ma di sognarlo o sognarla ogni singola notte della vostra vita, affinché almeno inconsciamente non ne dobbiate soffrire in modo perenne.
Vi auguro di essere amati da chi voi stessi amate poiché nulla è più avvilente di un sentimento puro non corrisposto, di godere anche delle piccole cose ma autentiche e impagabili come il sorriso di un bambino che scarta il proprio dono sotto l’albero o del meritato riposo delle stanche membra.
Vi auguro, infine, di acquisire il coraggio di dire la verità, anche se può ferire, anche se può crearvi inimicizie: che da un unico sguardo si evinca la schiettezza del vostro sentire, della vostra indole, buona o meschina che sia, ma che sia facilmente decifrabile.
Ecco, spero che l’autenticità del vostro essere straripi come un fiume in piena e risplenda ovunque come la stella Cometa che illuminò il tragitto dei Magi fino alla capanna di Gesù Bambino.
Buon Natale!
Annalisa Capaldo