E’ un vorticoso scontro a mezzo chat, quello che sta accadendo tra gli aderenti di Forza Italia in vista del congresso provinciale previsto a Salerno il prossimo 28 gennaio e e che dovrebbe essere coordinato dal senatore Maurizio Gasparri che a Salerno ha origini familiari. Un post di Pasquale Aliberti scuote il partito, perchè in queste ore avrebbe dichiarato le sue dimissioni da vicecoordinatore regionale. Rivendicazioni, commenti sprezzanti tra gli aderenti e pare con posizioni nette del sindaco di Scafati Pasquale Aliberti che, in forza del voto ottenuto alle elezioni provinciali, e delle tessere raccolte sul territorio, rivendica un ruolo da protagonista nella leadership provinciale del partito che fu di Berlusconi ed ora governato dal Ministro Tajani e coordinato in Campania dall’uscente europarlamentare Fulvio Martusciello. Si tratta di un momento delicato per il partito per le scelte che devono essere fatte in vista delle elezioni europee e ancora di più per quanto da organizzare per la competizione regionale. Ma per il sindaco di Scafati, aderente storico di Forza Italia, e con diverse vicissitudini giudiziarie, ed ora nuovamente sullo scranno più alto della sua città, è prioritario che sia garantito un ruolo decisivo nel partito. Pare che ad accelerare lo scontro siano state alcune voci che darebbero i giochi già fatti per la nomina del coordinatore provinciale, un ruolo che a quanto pare da Napoli si intenderebbe assegnare ad un salernitano. Si fa il nome di Celano. Pare che una cena da organizzarsi a Capaccio, fortino dell’attuale sindaco e presidente della provincia in quota Pd Franco Alfieri, abbia fatto alzare la temperatura del serrato dialogo interno ai rappresenntati forzisti. Un fioccare continuo di commenti e rivendicazioni che sta provocando fibrillazioni ma c’è chi cerca di gettare acqua sul fuoco per trovare una quadra ed evitare la conta delle tessere. E spunta pure una regola del partito che determinerebbe la possiiblità di un voto ponderato, consentendo ai vertiti del partito in Campania di far votare i vertici regionali con Martusciello, Ferrante e Silvestro. Il partito forzista dopo le elezioni nazionali vinte lo scorso 2022 cerca di posizionarsi sui territori per i diversi appuntamenti elettorali comunali, regionali ed europei. E occorre un consenso più largo che Forza Italia cerca nel suo fortino più certo della Campania, tenuto conto della fragilità su molti territori italiani. Lo sa bene Tajani che in maggioranza sta lavorando per mantere le candidature dei governatori delle regioni in quota del partito come per la vicina Basilicata.Una contesa in maggioranza con le pretese di Fratelli di Italia di rivendidare le candidature e la Lega di Salvini che sta determinando uno squilibrio per medesime rivendicazioni come nel caso infuocato della Sardegna.
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