Ad incuriosire il pubblico è anche il suo cognome famoso, Zenga. Una parentela importante? A raccontare la verità è stato lui stesso, spiegando che suo nonno e quello dell’ex portiere Walter, detto l’Uomo Ragno ai bei tempi, erano cugini. Proprio per questo i due sono parenti alla lontana.
Su Rai 1, ogni lunedì, è in onda “La storia”, miniserie diretta da Francesca Archibugi tratta dal romanzo di Elsa Morante, uscito per la prima volta nel 1974. Protagonista della fiction è Jasmine Trinca che veste i panni di Ida Ramundo, una donna che, nel 1940, viene violentata da un soldato tedesco ubriaco e decide di tenere il bambino, frutto della violenza, e di crescerlo nonostante il periodo storico difficile. Insieme a lei, personaggio principale del racconto è Antonio “Nino” Mancuso, interpretato da Francesco Zenga.
Francesco Zenga veste i panni di Nino Mancuso, figlio di Ida (interpretata da Jasmine Trinca). Nella vicenda riportata sul piccolo schermo, il ragazzo è fratellastro di Useppe, il bambino che la donna ha scelto di dare alla luce, nato dalla violenza che aveva subito nel 1940 da parte di un soldato tedesco. Nei confronti del piccolo, Nino nutre un grande affetto e un profondo senso di protezione. Il suo personaggio è un ruolo chiave nella storia e viene interpretato con convinzione proprio da Francesco Zenga, attore esordiente che è stato scelto dalla regista, Francesca Archibugi, proprio per il suo debutto sul piccolo schermo.
Il giovane attore è nato a Nocera Inferiore. Figlio unico, è stato studente presso il Liceo Scientifico di Nocera dove si è diplomato poco dopo aver terminato le riprese della fiction “La Storia”. Come da lui stesso raccontato, il suo sogno è sempre stato quello di diventare attore e proprio mentre era ancora tra i banchi del liceo si è iscritto ad una agenzia di spettacolo che era gestita da un amico di famiglia.
Il casting non è stato semplice. Ci sono voluti tre messi prima che riuscisse ad assicurarsi la parte. Elemento importante per riuscire ad avere la meglio è stato quello di imparare a parlare romanesco. In questo è stato aiutato e supportato dal padre che, per lavoro, aveva vissuto molto tempo anche a Roma.
Lui stesso ha ammesso di essere rimasto sorpreso dalla velocità con la quale è riuscito ad ottenere il ruolo importante ne “La storia”. Ha sempre desiderato essere attore ma mai avrebbe pensato di riuscirci a soli 17 anni, poco dopo il liceo e con un ruolo così importante. Ma, come lui stesso ha sottolineato, certe occasioni si presentano una sola volta nella vita: “Come si dice dalle mie parti, il treno passa solo una volta nella vita e lo si prende, senza pensarci troppo sopra”.