Con sentenza n. 469/2024 il Consiglio di Stato ha posto fine al contenzioso incardinato dal Consorzio Investire futuro contro il Comune di Scafati, attestando la corretta azione del Commissario ad acta – nominato dal Tar per la definizione dello stesso – che ha
ritenuto il progetto presentato dal Consorzio in questione per la realizzazione di un centro
commerciale non coerente con gli obiettivi programmativi dell’allora Amministrazione comunale,
guidata dal Sindaco Pasquale Aliberti, in materia di trasformazione e gestione dell’assetto del
territorio a causa delle ripercussioni negative che il progetto, una volta realizzato, avrebbe avuto sui livelli occupazionali, sulle attività commerciali già esistenti e sulla circolazione viaria nonché per la sua rilevante incidenza sui volumi costruttivi già realizzati o assentiti.
“La sentenza del Consiglio di Stato – ha spiegato il Sindaco Pasquale Aliberti – sulla
vicenda del Centro Commerciale proposto della società Investire Futuro ha messo finalmente la parola fine ad una grande affare immobiliare che serviva a trasformare terreni agricoli in un grande centro commerciale e che avrebbe distrutto il piccolo commercio ancora esistente nella nostra città. Una battaglia politica e legale durata oltre 12 anni, una battaglia violenta, personale
che ha distrutto una città. La vicenda del consorzio Investire Futuro, partita nei primi anni del mio primo mandato è stata la questione urbanistica che ha contribuito a distruggere politicamente Scafati e per la quale, avendola contrastata da Sindaco e da cittadino, ho dovuto subire la violenza del linguaggio di chi voleva trarre benefici da quell’affare immobiliare. Si chiude una delle pagine più brutte della storia politica di Scafati con una sentenza definitiva del Consiglio di Stato che ristabilisce una verità che purtroppo, però, non ripaga né il sottoscritto né la Città dei danni che tutto questo ha arrecato”.
Con ordinanza n. 224/2024 il Consiglio di Stato ha anche sospeso la sentenza del Tar Campania Salerno che aveva dichiarato il diritto alla retrocessione totale dei terreni dei ricorrenti e dichiarato l’inefficacia del Piano degli insediamenti produttivi di via Sant’Antonio Abate. In virtù del detto provvedimento, il Comune di Scafati potrà proseguire l’iter per il completamento dei lavori per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria dell’area industriale in questione (primo stralcio funzionale).
“Oggi – ha dichiarato il Sindaco Pasquale Aliberti – dimostriamo che non foraggiamo professionisti amici come una certa opposizione aveva fatto intendere con la violenza verbale di chi prova a strumentalizzare anche l’incarico dato ad un avvocato, un professionista, un professore universitario al quale abbiamo affidato un’opera così importante con il PiP e che si mette a disposizione della pubblica amministrazione con un tariffario minimo solo per passione e spirito di colla-
borazione”.
“La sospensiva – ha aggiunto l’Assessore all’Avvocatura e al Contenzioso Diego Chirico – da parte del Consiglio di Stato, per la prosecuzione dei lavori dell’area PIP è frutto di un grande lavoro da parte di questa Amministrazione, del Sindaco e della Giunta. Non abbiamo nulla da rimproverarci, abbiamo fatto un ottimo lavoro, un lavoro importante per l’opera pubblica che riguarda anche i conti del nostro ente, rispetto alla questione della Corte dei Conti”.