Con delibera n. 9 del 25 gennaio 2024 ad oggetto “Individuazione risorse da destinare all’Azienda Speciale Consortile “Comunità Sensibile” per l’erogazione dei servizi essenziali – FUA ANNO 2024 e il rafforzamento dei servizi sociali con utilizzo del Fondo Sviluppo Servizi Sociali finanziato dal Fondo di Solidarietà Comunale anno 2024 (FSC anno 2024)” la Giunta comunale, su proposta dell’Assessore alle Politiche sociali Teresa Formisano, ha individuato i servizi essenziali da finanziare per il corrente anno 2024 con i fondi FUA.
“L’attenzione di questa Amministrazione – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche sociali
Teresa Formisano – rispetto alle politiche sociali resta altissima e prioritaria. Per il 2024 abbiamo
previsto di confermare una serie di servizi essenziali finanziati con la quota del FUA come ad
esempio l’assistenza domiciliare agli anziani, ai minori in struttura, il trasporto sociale, il supporto al disagio psichico, il banco alimentare per le famiglie bisognose, il contributo per l’affido familiare e ai servizi del Centro Polifuzionale per disabili “Raggio di Sole”. Inoltre, con la stessa delibera abbiamo rafforzato alcuni servizi sociali che l’Azienda Consortile “Comunità Sensibile” erogherà utilizzando il Fondo Sviluppo Servizi Sociali, finanziato dal Fondo di solidarietà comunale per una gestione più efficace ed efficiente degli stessi. Abbiamo potenziato, quindi, i servizi alla disabilità prevedendo un contributo al trasporto e un ulteriore rafforzamento del Centro ‘Raggio di Sole’, per i minori, attraverso fondi destinati ai centri polifunzionali e alle strutture di accoglienza, per gli anziani, integrando fondi per le strutture, per il soggiorno climatico e l’assistenza domiciliare. È nostro impegno assicurare che le politiche sociali funzionino sul nostro territorio per arginare il più possibile disagi e difficoltà delle fasce deboli. Si torna ad una Scafati che programma e che non perde finanziamenti come è accaduto nel recente passato, quando per incapacità e per mancanza di pianificazione si lasciava che i fondi tornassero indietro”.