
La parola del giorno- #Erotismo

SIGNIFICATO: Insieme delle manifestazioni dell’istinto sessuale

Erotismo è diventata una parola molto usata, ciò che significa resta ancora difficile da declinare.
Esistono e permangono delle differenze, tra erotismo ed atto sessuale, comprenderle tutte, imparare a riconoscerele è fondamentale per evitare ambiguità, malintesi e dispiaceri.


Quando si patla di Erotismo alcuni evidenziano prevalentemente l’aspetto legato al soddisfacimento di un impulso sessuale, banalizzando e sintetizzando troppo il concetto profondo di erotismo.

Esistono delle differenze nelle manifestazioni dell’erotismo? Io direi proprio di si.
Molte delle differenze si ritrovano nelle aspettative che ognun@ da all’eros, soprattutto asseconda di dove il soggetto si colloca, nel sentire femminile o maschile.
Volendo colorare le differenze in base al genere:

La donna è, per sua natura, tutta, interamente erotica, nel richiamo e nell’impulso. La pelle, i muscoli, le mani, i piedi, le cosce, i seni, il viso. L’erotismo femminile è complicato, apolide: sganciato dai genitali esso appartiene al regno dei sensi tutti, si nutre di odori, profumi, colori, immagini, sapori, freddo e caldo, tessuto sulla pelle. Possiamo dire che nelle donne l’erotismo è un’esperienza totalizzante, non necessariamente sempre sessuale, che indica, come afferma Alberoni:
“il bisogno di attenzione amorosa continuato, di interesse continuato rivolto alla loro persona. La prevalenza del tattile è solo una manifestazione di questa profonda prevalenza del continuo” (Erotismo, 1986)
L’erotismo femminile è soprattutto un erotismo di contiguità e continuità.

Nell’uomo, la manifestazione erotica è maggiormente settoriale, dicotomica, indipendente dal resto e vive di una vita propria, il cui ideale immaginario è la donna disponibile e desiderosa. Una donna che non chiede nulla in cambio: non affetto, non sicurezza e protezione, non vicinanza, nessuna continuità temporale. Solo il soddisfacimento immediato (non-mediato) della pulsione sessuale. Una donna-uomo.
Il luogo metafisico, emotivo, filosofico e psichico dell’inganno dell’eros nasce da un malinteso:
la donna [ o chi si identifica tale] attribuisce all’atto sessuale una profonda valenza erotica, legata al senso dell’inizio di una continuità di cui essa ha bisogno e desiderio. Pensa che fare l’amore con quell’uomo possa rappresentare l’inizio di una storia, di una serie affettuosità, condivisioni, baci, carezze, parole e momenti…
L’uomo dal canto suo non può comprendere davvero questa aspettativa poiché non gli appartiene in nessun modo. Per lui il sesso è fine a se stesso, non necessita della continuità o coesistenza di altri elementi. Né di amore, sentimenti, parole, carezze o impegno. Può esistere e persistere al di là e al di sopra di qualsiasi tipo di relazione emotivamente ed affettivamente connotata.

Invece la donna tende a pensare che il sesso sia l’inizio mentre spesso è soltanto un episodio. E anche quando si ripete innumerevoli volte non è automaticamente destinato a portare quella continuità di relazione di cui la donna ha desiderio.
Comprendere queste differenze potrebbe aiutarci ad essere più realistici, onesti, attenti e rispettosi. Auspico la nascita di un galateo dei sentimenti che parta dalla comprensione delle diversità, senza giudicarle in quanto incapaci di soddisfare i nostri bisogni emotivi e le nostre aspettative. Erotiche e non.
Questo è un caso da manuale di come recuperare una parola alla propria autenticità serva al recupero all’autenticità di una componente della persona umana.
Se hai trovato interessante l’argomento contattami pure:Dott.ssa Filomena Avagliano sessuologa
Bibliografia:
Dirionario Treccani
Alberoni [ Erotismo, 1986]
Annalisa Barbier [ art. L’inganno dell’eros 2012].
