Il ridimensionamento delle vie del mare poco prima dell’avvio della nuova stagione turistica desta preoccupazione negli operatori del turismo della Costiera amalfitana. A loro nome il Distretto Turistico Costa d’Amalfi chiede certezze che possano garantire al primo comparto economico e produttivo del territorio di poter fare una programmazione seria per la destinazione nel suo complesso. La nuova ordinanza della Capitaneria di Porto di Salerno che introduce delle modifiche al regolamento degli approdi nei porti della Costiera Amalfitana ha prodotto per il momento una diminuzione delle corse da parte dei vettori delle vie del mare. “Questo – spiega il presidente del Distretto turistico Costa d’Amalfi Andrea Ferraioli – crea una forte preoccupazione tra gli operatori del comparto turistico, preoccupazione che ci è stata espressa da un grande numero di persone e della quale come Distretto Turistico ci facciamo portavoce. Occorrono certezze per poter fare una programmazione seria per la destinazione: invece allo stato attuale delle cose ci troviamo con la mobilità locale che cambia poco prima dell’avvio della stagione turistica, avviando una reazione a catena sull’intero sistema di mare e di terra sui cui effetti nel tempo e nel picco della prossima stagione turistica nessuno sembra aver fatto valutazioni”. Allo stato attuale delle cose, la nuova ordinanza impone tra l’altro un distanziamento minimo di 5 minuti tra una corsa e l’altra e la riduzione della lunghezza dei battelli autorizzati ad attraccare nei porti di Maiori (che passa da 32 a 23 metri) e Cetara (che passa dai 32 ai 27 metri). Il che porta alla perdita, ad esempio, di circa 200 passeggeri per corsa nei porti di Maiori e Cetara dove dovranno fare servizio battelli più piccoli e limiterà il numero delle corse integrative per sopperire alla minore capienza dei battelli più piccoli o nei giorni di ressa estiva. Una notizia che desta inquietudine tra gli operatori del turismo, ancora di più visto che da luglio ci saranno i nuovi voli all’aeroporto che della Costa d’Amalfi porta il nome e che veicolerà ulteriori visitatori verso la Divina.
“La nostra domanda – continua Ferraioli – è: i viaggiatori che non potranno più salire sui battelli, da quale servizio di trasporto saranno accolti? Questa valutazione è stata fatta? Perché i turisti arriveranno in ogni caso e ci saranno giornate di grandissima affluenza nei prossimi mesi. Visti i nuovi voli all’aeroporto Costa d’Amalfi ci saremmo aspettati un rafforzamento delle vie del mare e non un ridimensionamento. La nostra non è una critica al regolamento o all’operato della Capitaneria di Porto di Salerno, sia ben inteso, ma una richiesta di cambiamento da parte di tutti nell’approccio alla mobilità della Costiera amalfitana. Il numero di visitatori che si muovono in maniera liquida da un mezzo all’altro tra terra e mare non consente più di trattare ogni vettore come un microcosmo a sé stante. Operando tutti scollegati e alla cieca non si risolvono i problemi, ci si limita a passare il cerino acceso in mano a un altro sistema di trasporto, nell’attesa che qualcuno nel giro si bruci la mano. Chiediamo un piano di mobilità complessiva dell’intera destinazione Costa d’Amalfi, solo in questo modo si può garantire la possibilità di fare programmazione al comparto che dà da vivere all’intera Costiera amalfitana e alle aree limitrofe, che rimette in tasse cifre da capogiro all’erario e che per mantenersi ad alti livelli deve poter programmare nel tempo”. Il Distretto turistico è pronto “a fare la nostra parte, abbiamo i dati dei flussi di mezzi e persone e già da tempo ne abbiamo fatto risorsa comune per studiare la questione mobilità. La base per capire il sistema c’è, occorre operare insieme”.