Dopo il debutto in prima assoluta al Teatro Grande del Parco Archeologico di Pompei nello scorso giugno e sull’onda di una felice tournée che ha toccato le città di Palermo, Catania, Torino, arriva al Teatro San Ferdinando di Piazza Eduardo De Filippo, da giovedì 15 a domenica 25 febbraio, lo spettacolo Nozze di sangue di Federico Garcia Lorca – uno dei titoli più folgoranti della storia del teatro del Novecento europeo – nella messa in scena firmata dal regista Lluis Pasqual, considerato il massimo esperto dell’opera di Garcia Lorca.
«La metafora sulla passione e sull’amore che lui ha reso immortale in questo testo bruciante- scrive Lluis Pasqual – è ancora vivissima e attuale in tante civiltà che non appartengono alla cultura europea. Ma lo è, senza dubbio, ancora dentro le nostre frontiere piene d’intolleranza e di odio. E queste parole le scrivo mentre in Europa viviamo la (forse) più irrazionale guerra della storia dell’uomo. Quanti volti di spose, di madri trascinati dal dolore abbiamo visto in televisione? Come quelli che ha immaginato Lorca.
Non è un caso che abbia scelto, come in tante delle sue opere, “la donna”, cioè la vittima per mostrare la violenza degli uomini. Ancora una volta il poeta assumerà su di sé il punto di vista delle vittime, la sposa, la madre… Credo che il testo di Nozze di Sangue rappresentato come è scritto non sarebbe giusto per Lorca. Rivoluzionario quasi cent’anni fa, noi non siamo più gli spettatori degli anni Trenta del Novecento. Bisogna andare alla radice del racconto e cercare il luogo profondo da dove emerge questo dolore. Per dirlo come lui, «nell’oscura radice dell’urlo». Ma farlo delicatamente. E soprattutto farlo sempre e solo con parole sue, carboni che bruciano ancora.».
La rilettura del capolavoro del grande poeta andaluso proposta dal maestro Lluis Pasqual sottolinea l’aspetto poetico del dramma abbandonando ogni naturalismo, concependo una messa in scena che intreccia prosa, danza e canto, affidandosi alle eclettiche doti artistiche di un nome della scena teatrale, musicale, cinematografica e televisiva qual è Lina Sastri.
Nel doppio ruolo della “madre” e della “sposa”, la Sastri condivide il palcoscenico con una numerosa, affiatata compagnia di interpreti: Roberta Amato (sposa di Leonardo), Giovanni Arezzo (sposo), Ludovico Caldarera (vecchio), Alessandra Costanzo (vecchia), Elvio La Pira (uomo), Gaia Lo Vecchio (donna), Giacinto Palmarini (Leonardo), Floriana Patti (donna), Alessandro Pizzuto (uomo), Sonny Rizzo (uomo), e dai musicisti Riccardo Garcia Rubì (alla chitarra), Carmine Nobile (alla chitarra), Gabriele Gagliarini (alle percussioni).
Le scene sono di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Franca Squarciapino, le coreografie di Nuria Castejon, le luci di Pascal Merat.
La produzione è del Teatro di Napoli–Teatro Nazionale, Teatro Stabile di Catania, Teatro Stabile di Torino–Teatro Nazionale, Teatro Biondo Palermo.