Un weekend di proteste quello che si apre domani: l’Unione degli Studenti scende in piazza in tutta Italia per discutere della possibilità di un nuovo modello di scuola. In particolare la giornata di domani 16 Febbraio vedrà impegnata la città di Napoli e il presidio studentesco della provincia in una giornata di manifestazioni contro la riforma ITS Academy, che stando alle dichiarazioni sui social UdS servirebbe a contribuire alla “aziendalizzazione” del sistema scolastico, contro il DDL Condotta, che alimenterebbe un clima repressivo, e per il diritto ad un’edilizia scolastica adeguata.
Lo scorso 7 Febbraio il presidio salernitano dell’Uds è riuscito ad ottenere in merito all’edilizia scolastica un tavolo di trattative con la Provincia, nelle figure dell’assessore all’edilizia scolastica Martino D’Onofrio, a seguito della mobilitazione studentesca dello scorso 17 novembre. «La provincia ha assicurato che a breve inizieranno dei lavori di manutenzione in alcune scuole della provincia grazie ai fondi del PNRR,» dichiara Martina Palmieri, dirigente regionale dell’Unione degli Studenti di Salerno. «Al tavolo abbiamo riportato problematiche legate principalmente alle barriere architettoniche e a carenze strutturali, con la rappresentanza di scuole di Sarno e del Vallo di Diano. Gli incontri che ci vedranno protagonisti alla provincia sono da stabilirsi, e i prossimi incontri riguarderanno anche strade e trasporti, con la partecipazione della comunità studentesca, delle dirigenze e delle ditte assegnatarie dei primi interventi.»
La tre giorni che sta per iniziare che segue anche la scia di fuoco delle proteste che hanno coinvolto la sede RAI regionale della Campania, a Fuorigrotta, e che ha visto scendere in campo anche la stessa Unione degli Studenti. «La nostra manifestazione è stata una manifestazione pacifica contro la censura che la Rai ha portato avanti alla luce di una dichiarazione di pace quale “stop al genocidio”, che non invoca solo la fine del genocidio del popolo palestinese, ma anche la fine delle 59 guerre attualmente in corso in tutto il mondo,» aggiunge Palmieri. «Abbiamo subito il primo attacco nel momento in cui abbiamo sciolto uno striscione, che avevamo chiesto di poter affiggere sui cancelli della sede perché eravamo autorizzati, cosa che non è stata possibile. Gli attacchi peggiori ai danni di dodici manifestanti sono venuti dopo, però, alcuni sono stati feriti alla testa e c’è chi ha riportato anche delle fratture intercostali. Non c’è stato un attacco da parte dei manifestanti, che erano disarmati, e stavano portando avanti una manifestazione pacifica, in opposizione rispetto al silenzio deleterio dei servizi d’informazione pubblica nazionali. La motivazione per attaccare è stata che i manifestanti fossero saliti sui marciapiedi. Siamo stati ricevuti negli studi solo dopo ore di presidio, e comunque non abbiamo potuto rilasciare nessuna dichiarazione.»
L’Unione degli Studenti si dice pronta a continuare a manifestare finché sarà necessario, anche a Salerno, a completare il calendario delle date nazionali e alcune iniziative già in atto come lo scioglimento della bandiera palestinese sul Castello Arechi. «Le realtà del territorio hanno bisogno di momenti di assemblea per mobilitarsi e denunciare insieme,» dichiara Palmieri.