Con uno stacco di oltre 500 visitatori rispetto al Colosseo, l’area archeologica di Pompei è prima in classifica in Italia come sito culturale più visitato della #domenicalmuseo di Marzo con 23648 presenze. Ad accerchiare il sito romano compare al terzo posto la Reggia di Caserta, con oltre 15mila visitatori.
L’iniziativa, promossa dal ministero della Cultura, ogni prima domenica del mese mette a disposizione gratuitamente i più importanti siti culturali del Paese, e Pompei aveva già registrato nel 2023 numeri rilevanti per ciò che riguarda le presenze: allo scorso 18 dicembre sono risultati 4 milioni di visitatori, senza contare i successivi numeri delle vacanze natalizie. «Questo è un grande successo per il Parco, grazie al costante supporto del Ministro Sangiuliano e del Ministero, un lavoro di squadra di uno staff sempre più in sinergia con il territorio della Grande Pompei,» aveva commentato Gabriel Zuchtriegel, direttore del Parco archeologico dal 2021. «Questo grande afflusso di visitatori è molto importante non solo per il sito di Pompei, ma anche per l’economia di un territorio che dipende in buona parte dal turismo. Il nostro impegno costante è dunque un investimento in un contesto molto più ampio.»
Anche altri siti campani hanno registrato un buon numero di presenze: nell’ordine, Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli registrano 7.840 visitatori; il Museo archeologico nazionale di Napoli si stanzia su 7.200; Palazzo Reale di Napoli arriva a 6.220; il Museo di Capodimonte registra 5.153 presenze; l’area archeologica di Paestum conta 5.035 presenze; la Certosa e Museo di San Martino registrano 4.190 visitatori per la giornata; il Parco archeologico di Ercolano conta 3.347 presenze; il Parco archeologico di Cuma arriva a quota 1.255 visitatori; infine, il Museo archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia conta 1.170 presenze per la giornata di visite gratuite.
«Il successo della gratuità dei luoghi della cultura nella prima domenica del mese, confermata anche oggi, è la testimonianza di quanto gli italiani amino il proprio patrimonio culturale e ne facciano elemento fondamentale della propria identità nazionale,» ha detto il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano in chiusura di questa terza domenica al museo dell’anno 2024.