Verso l’ #8Marzo
Piccolo vocabolario di base:
Non è la festa della donna.
Si chiama Giornata Internazionale della Donna
No, non ricordiamo la bellezza delle donne e delle madri e nemmeno delle oparie morte in una fabbrica.
Ricordiamo l’evento storico delle prime donne a parlare al Congresso Internazionale Socialista tenutosi a Stoccarda, tra cui celebri femministe marxiste Rosa Luxemburg e Clara Zetkin che reclamavano il suffragio universale femminile del voto.
Consigli:
Se siete un giornale, un’azienda, un’impresa, un brand è oltremodo ridicolo scrivere che siete a sostegno delle donne e dell’inclusività, se poi ai vertici delle suddetti giornali, aziende, imprese e brand ci sono solo uomini bianchi.
In tal caso consiglio – se non si reputa un’opzione tacere – invece raccontare quali saranno – o quelle che si stanno portando avanti – le azioni che il giornale, azienda, impresa, brand intraprenderanno per rendere la loro leadership inclusiva e sostenere le proprie dipendenti in maniera non discriminatoria affinchè abbiamo pari stipendi, opportunità e carriera dei loro colleghi maschi.
Se invece sei unə cittadinə sarebbe bello, secondo me, prendersi questi giorni per riflettere su quello che facciamo o meno – individualmente e come collettività – per contribuire a luoghi materiali o immateriali sicuri e inclusivi nella nostra quotidianità. Se magari qualche volta ci siamo comportati inconsapevolmente in maniera discriminatoria, sessista o addirittura misogina. Capita di sbagliare.
Se invece sei un’istituzione, un partito o unə politcə sarebbe apprezzabile nella mia opinione, avanzare proposte per ridurre il gender gap e la violenza di genere, rendere i partiti inclusivi e promuovere donne nei ruoli chiave di leadership e promuovere momenti formativi nelle istituzioni e alla cittadinanza.
Il Women Day in America era il momento che il Partito Socialista dedicava alle voci delle sue esponenti di partito. Oggi dovrebbe essere così ogni giorno, ma magari sarebbe bello – visto che così ancora non è – aprire una giornata di riflessione della PoliticA.
L’8 marzo è stata una giornata di lotta e di rivendicazione. È stato parole potenti scagliate dalle bocche delle donne alle altre donne, agli uomini e a chiunque avesse orecchie per sentire. È stato fuoco, è stato Politica.
E così dovrebbe essere.