La Giornata Internazionale della Donna diventa a Scafati celebrazione di simboli che hanno fatto la storia delle nuove dimensioni del femminile, attraverso il mondo della filatelia, ovvero del collezionismo di francobolli. Un vero e proprio “Caffè filatelico” a tema quello che si terrà nella giornata dell’otto marzo presso lo sportello filatelico della sede di Poste Italiane in via Pietro Melchiade, un evento aperto a curiosi e collezionisti dalle 15 alle 18 che nasce nell’ambito delle emissioni della serie tematica “Il senso civico”.
Tre le figure designate per far da volto a questa collezione, come pure tre sono gli ambiti tematici scelti. Uno dei francobolli è dedicato a Elena Giannini Bellotti, influente scrittrice e pedagogista del Novecento venuta a mancare nel 2022. Suo è il saggio “Dalla parte delle bambine”, scritto nel 1973, dedicato al condizionamento precoce della donna, e “Prima le donne e i bambini”, del 1980, legato al tema dei condizionamenti sociali di genere.
Alfonsina Strada è una ciclista che ha segnato la storia dello sport: è infatti la prima in Italia a competere con gli uomini in gare ufficiali come il Giro d’Italia e il Giro della Lombardia. È considerata tra le pioniere della lotta per la parità tra uomini e donne nello sport, ancora oggi in corso.
Scelta come esempio di impegno civico, Maria Plozner Mentil è stata una portatrice carnica italiana. Negli anni della prima guerra mondiale, con i figli piccoli e il marito al fronte sul Carso, risponde, come molte altre donne del luogo all’appello fatto dell’Esercito che richiedeva volontari per trasportare i rifornimenti dalle retrovie alla prima linea. Nel 1997 il presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro le ha conferito “motu proprio” la medaglia militare come rappresentante di tutte le portatrici.
Interverrà all’evento il consiglio comunale di Scafati nella figura della presidentessa Fiorella Longobardi, per poi lasciare il posto ad alcuni interventi: Carolina Piciocchi, di Poste Italiane, l’attrice Evelina De Felice, la psicologa Anna Buonocore, la responsabile di zona di Humanitas Anna Milite e Carmen Landi, sociologa e presidente della cooperativa “Insieme a piazza San Giovanni”, ente del terzo settore di area imprenditoriale femminile che si occupa di minori, famiglie e donne maltrattate, anche grazie all’attivazione di case rifugio. «La storia insegna che le donne fondamentali nella società sono state tante, ma non è stato dato loro il giusto valore. Il riconoscimento del contributo della donna dovrebbe diventare quotidianità, non soltanto un’occasione legata alla giornata, così come a quella del 25 novembre,» dichiara Landi. «Lo slogan che voglio portare avanti con la mia attività è “Non restare in silenzio”, perché oltre alla consapevolezza e all’educazione affettiva è fondamentale anche la rete che si costruisce, una rete fatta da chi ascolta, da chi segue determinate dinamiche e si fa promotore dell’aiuto e del supporto delle donne in difficoltà. Il sopruso si può sconfiggere solo essendo pronti e consapevoli nel far emergere casi di violenza. E quindi, non bisogna partire da una sconfitta ma puntare a creare una rete che possa essere un volano per il futuro.»