“Siamo ancora in tempo per rimettere al centro Castellammare. Serve, però, una sfida che sappia raccogliere il grande orgoglio e la voglia di riscatto di questa città, servono uno sforzo e comportamenti che possano segnare una discontinuità con le precedenti elezioni amministrative”, lancia l’allarme il gruppo Democratici e progressisti su quanto sta accadendo a Castellammare in questa vigilia di campagna elettorale.
“Serve una politica che abbia coraggio e lo sguardo lungo, capace di prendere in mano con passione il futuro della città, di misurarsi con le grandi questioni: la transizione ambientale, la riorganizzazione produttiva e dei servizi con lo scopo di creare nuove opportunità di lavoro, una sanità e politiche sociali che siano in grado di garantire il diritto alla salute e ad una vita dignitosa. Le divisioni in atto, i comunicati e i documenti che annunciano coalizioni che si compongono e scompongono, rischiano di ingrossare solo l’area della sfiducia e del non voto”, avverte il gruppo che fa riferimento all’ex sindaco Salvatore Vozza.
“In discussione l’8 e 9 giugno vi è di più rispetto al passato, rispetto alle giuste aspettative tra schieramenti e coalizioni che si confrontano, vi è cioè la possibilità di recuperare ritardi e costruire una dimensione che parli al futuro delle nostre ragazze e ragazzi. É necessario adesso che si metta in campo uno sforzo straordinario – non solo per battere la camorra e spazzare via il condizionamento che esercita – perché non possiamo più permetterci Amministrazioni traballanti, esposte alle dinamiche interne ai partiti e ai giochi e alle pretese di singoli Consiglieri eletti con liste espressione di un falso civismo. Dobbiamo interrompere le dinamiche che hanno prodotto continui e dannosi scioglimenti anticipati. Nemmeno le previsioni più pessimistiche avrebbero potuto immaginare che ci si potesse trovare, ormai a meno di due mesi dalla presentazioni delle liste e a tre dal voto dell’8 e 9 Giugno, in una situazione così confusa. La città avverte che siamo precipitati in questa spirale e però, insieme alle critiche nei confronti della politica, manifesta anche voglia di riscatto e di partecipazione. Ascoltiamo la città”, si legge nel documento diffuso in serata.
“Su temi veri troviamo la conferma che c’è tanta disponibilità; lo testimoniano il no al sottopasso che ha visto protagonisti Ascom e il quartiere e tante competenze, la difesa delle sorgenti, il sostegno a una bimba per consentirle di ricevere le cure necessarie. Sono tante le persone che si impegnano nel volontariato, nelle associazioni, nelle Parrocchie, nel proporre appelli, ricordiamo da ultimo le firme per la petizione sui Salesiani. Camminando per la città, alcuni cittadini chiedono a noi, come sicuramente ad altri cosa si farà per superare questa situazione. La voglia di partecipare deve però essere alimentata con la fiducia che la politica deve riconquistare, in particolare nei confronti dei giovani. Non riusciremo a farlo se continueremo a ricorrere a slogan gridati e alimentando il racconto di incontri politici inconcludenti. Sono tutti comportamenti che non fanno che aumentare la sensazione tra i cittadini che la priorità per chi fa politica non è la città con i suoi problemi, ma le ambizioni personali. “Si farà qualcosa ci chiedono? In questa “esortazione e’ racchiusa la consapevolezza che Castellammare, dopo lo scioglimento per infiltrazioni e anni di instabilità amministrativa è a un bivio importante. Abbiamo provato a dire che chi finge di non vedere e di non sapere, una volta eletto a metà giugno si troverà sul tavolo, anche tutti i problemi legati ai finanziamenti ottenuti, come riportato nella scheda allegata predisposta dal Comune e in più: il tema del ribaltamento a mare di FINCANTIERI e le scelte per il PORTO ANTICO, il nuovo OSPEDALE da realizzare, le A.TERME da ristrutturare e la tutela delle SORGENTI, e ancora il problema del SOTTOPASSO che ritornerà in discussione, le opere a terra di M.di STABIA e le scelte per C. DE GASPERI, la necessità di mettere mano a un programma che tenga insieme piano spiagge, bonifica dell’arenile e il problema della balneabilità. Sul tavolo ci saranno anche gli altri temi che tutti ben conosciamo, insieme alle scelte e i contenuti del bilancio approvato e del piano delle opere pubbliche”, concludono.