Nel reimmaginare il settore della salute l’intelligenza artificiale (Ai) trasformerà la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle patologie, facilitando il compito dei medici e il percorso di cura dei pazienti. Proprio per questo la quarta edizione di Fattore J, progetto realizzato da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo digitale, ha previsto un contest creativo, “HealthBot”, per invitare i ragazzi a sviluppare prototipi di soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la salute che sono stati presentati a una giuria di esperti nel corso della RomeCup 2024, in corso all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
Tra i progetti presentati all’evento dedicato alla robotica e all’intelligenza artificiale, per diffondere l’innovazione mettendo in collegamento scuole, centri di ricerca, aziende, università e istituzioni – spiega una nota – e pensati per rispondere alle molteplici esigenze del settore salute ci sono soluzioni per supportare l’aderenza terapeutica e ricordare l’assunzione dei farmaci, come ‘Pharmabot’ dell’Istituto de Amicis Cattaneo di Roma o la ‘Smemobox’ del Fermi di Roma e progetti per favorire l’inclusione di persone con disabilità, come VisionAll’ dell’Itis Ettore Majorana di Cassino, dedicato a chi è affetto da disabilità visive. Non mancano le idee per accelerare la diagnosi di malattie come ‘Project B.o.n.e’ dell’Istituto Federico Caffè di Roma che prevede un software in grado di identificare precocemente l’osteoporosi e supportare il lavoro dei medici, o il programma ‘Parkinson Detector’ dell’Itis Omar di Novara che usa l’Ai per riconoscere la figura umana all’interno di un filmato e misurare gli angoli di movimento degli arti che possono essere possibili indicatori precoci del Parkinson. Infine, un progetto dedicato all’assistenza virtuale. Il ‘Team Marconi’, dell’istituto Marconi di Nocera Inferiore, ha previsto la realizzazione di un assistente medico virtuale che interagisce con una fascia wearable la quale rileva i parametri vitali di pazienti che svolgono attività sportive.
Durante l’evento i progetti sono stati valutati da una giuria composta da Alfonso Molina, direttore fondazione Mondo Digitale, Michele Cornella, Business Intelligence Manager di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia, Massimo Walter Rivolta, ricercatore del Dipartimento di Informatica dell’Università degli studi di Milano e Daniela Mondatore di Cittadinanzattiva, con l’obiettivo di premiare la soluzione tecnologica più innovativa e di maggiore impatto per la salute dei pazienti. Il lavoro considerato più innovativo è stato ‘Pharmabot’, secondo classificato il progetto ‘Smemobox’ e al terzo posto si è piazzato ‘VisionAll’. La conoscenza del valore dell’innovazione nella salute è al centro della quarta edizione di ‘Fattore J’, il progetto promosso da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo Digitale per sensibilizzare i giovani sui progressi scientifici in campo sanitario.