Quattro spettacoli, sguardi nel mondo antico, dal 13 giugno al 13 luglio rappresentano la propoposta del Pompeii Teatrum Mundi del 2024. Lo scenario, il classico e suggestivo Teatro Grande di Pompei Antica, dove rivivranno miti e storie antiche riprendono vita, consuetudine colore della rassegna estiva che il Parco Archeologico di Pompei propone agli appassionati di antichi spazi e antiche parole anche se rivisitate. La rassegna, che ha come protagonista il Teatro Nazionale di Napoli e il supporto non solo logistico del Parco Archeologico di Pompei oltre agli spettacoli del cartellone propone anche la terza edizione di Sogno di Volare in cui tornano ad essere protagonisti gli attori adolescenti del territorio ( il 25 e 26 maggio).
Si parte giovedì 13 giugno con la prima assoluta di ODISSEA CANCELLATA di Emilio Isgrò, con la regia di Giorgio Sangati su installazione scenica di Emilio Isgrò, in una produzione del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Il maestro propone per l’apertura della rassegna la sua Odissea in versi insieme a un’installazione concepita in situ.
Le gradinate del Teatro Grande si trasformeranno in una gigantesca video-installazione dell’artista- autore Emilio Isgrò. Lo spettacolo, infatti, è progettato come un’opera nell’opera: i versi dell’Odissea impressi sulla pietra dei gradini verranno cancellati a vista, dalle cancellature stesse prenderà vita il testo. Isgrò cancella Omero selezionando solo i frammenti che ritiene essenziali e, sradicandoli dal loro contesto, restituisce loro nuova e inaspettata forza. Repliche venerdì 14 e sabato 15 giugno. Progettazione scenica di Claudio Lucchesi, costumi di Eleonora Rossi, disegno luci di Luigi Biondi e musiche di Giovanni Frison, in scena recitano Luciano Roman con Clara Bocchino, Francesca Cercola, Eleonora Fardella, Francesca Fedeli, Gianluigi Montagnaro, Antonio Turco. Cura del movimento del coreografo Norman Quaglierini.
Giovedì 27 giugno, con repliche venerdì 28 e sabato 29 giugno la rassegna propone un altro debutto nazionale. Si tratta dello spettacolo DE RERUM NATURA [There is no planet B], liberamente ispirato al De rerum natura di Tito Lucrezio Caro, su ideazione, adattamento e regia di Davide Iodice e drammaturgia di Fabio Pisano. Dedicato alla memoria della Dott.ssa Annamaria Ciarallo, botanica, lo spettacolo vede in scena Aida Talliente, Ilaria Scarano, Carolina Cametti, Teresa Battista, Greta Esposito, Sergio Del Prete, Wael Habib, Giovanni Trono, Marco Palumbo, Emilio Vacca, con la partecipazione straordinaria di ORCHESTRÌA [il progetto speciale di musica inclusiva dell’associazione FORGAT ODV all’interno della Scuola Elementare del Teatro – Conservatorio Popolare per le arti della scena, a cura di Francesco Paolo Manna, Antonio Frajoli]. Il regista Davide Iodice e il giovane drammaturgo Fabio Pisano tornano a collaborare insieme dopo il successo di Hospes- Itis, in un lavoro dove i temi del De Rerum precipitano fragorosamente nel nostro presente.Le scene, le maschere e i pupazzi sono di Tiziano Fario, i costumi di Daniela Salernitano, le luci di Loic Francois Hamelin, le musiche originali di Lino Cannavacciuolo. La produzione è del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale.
Terzo appuntamento della rassegna l’acclamato EDIPO RE di Sofocle con l’adattamento e la regia di Andrea De Rosa, che il Teatro Grande di Pompei ospiterà giovedì 4, venerdì 5 e sabato 6 luglio. Nella traduzione di Fabrizio Sinisi. Considerato uno dei testi teatrali più belli di tutti i tempi, Edipo re di Sofocle rappresenta il simbolo universale dell’eterno dissidio tra libertà e necessità, tra colpa e fato. La nuova regia di Andrea De Rosa, che torna per l’occasione a lavorare con Fabrizio Sinisi dopo la fortunata collaborazione sul testo di Processo Galileo, parte dalla storia di Edipo re che ruota attorno alla verità, proclamata, cercata e misconosciuta. “Il sapere è terribile, se non giova a chi sa”. Lo spettacolo è interpretato da Francesca Cutolo, Francesca Della Monica, Marco Foschi, Roberto Latini, Frédérique Loliée, Fabio Pasquini. Le scene sono di Daniele Spanò, le luci di Pasquale Mari, il suono di G.U.P. Alcaro, i costumi di Graziella Pepe (realizzati presso Laboratorio di Sartoria del PICCOLO TEATRO DI MILANO – TEATRO D’EUROPA). La produzione è del TPE – Teatro Piemonte Europa, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, LAC Lugano Arte e Cultura,Teatro Nazionale di Genova, Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale.
Quarto e ultimo spettacolo della rassegna è la FEDRA, Ippolito portatore di corona di Euripide, con la regia di Paul Curran nella traduzione di Nicola Crocetti, in scena giovedì 11, venerdì 12 e sabato 13 luglio, con il quale si rinnova la collaborazione tra la rassegna Pompeii Theatrum Mundi e l’INDA – Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, che produce lo spettacolo.
Affidata alla sensibilità di Paul Curran, il regista scozzese di notorietà mondiale, celebre anche per le sue innovative interpretazioni di opere classiche, l’antica narrazione di Fedra riecheggia con sorprendente attualità nel contesto odierno. Le scene e i costumi dello spettacolo sono di Gary Mc Cann, la direzione del coro è di Francesca Della Monica, le musiche di Ernani Maletta. In scena gli attori Ilaria Genatiempo, Riccardo Livermore, Sergio Mancinelli, Gaia Aprea, Alessandra Salamida, Alessandro Albertin, Marcello Gravina, Giovanna Di Rauso.
Le musiche del coro iniziale sono di Matthew Barnes, video maker Leandro Summo, disegnatore luci Nicolas Bovey. Con la partecipazione degli allievi e delle allieve dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico, sezione Giusto Monaco.
“Dunque – scrive il direttore Roberto Andò – la cancellatura di Isgrò come scrittura paradossale e filosofica, una scrittura che impedendoci di vedere eccita il fantasma di un’immagine che non possiamo più abitare, di una parola che non possiamo più leggere; la cecità di Edipo come abissale e tragica impossibilità della verità; la poesia di Lucrezio come ferita e rivelazione di ciò che è accaduto e potrebbe ancora accadere; la Fedra come tragedia della malattia mentale. Pompeii Theatrum Mundi continua a offrire visioni che nel nome del teatro
sappiano declinare le tensioni del tempo in cui viviamo, e uno sguardo che sappia ricongiungere il passato al presente e al futuro”
Per il Direttore generale del Parco Archeologico Gabriel Zuchtriegel: “Questa settima edizione di Theatrum Mundi, così come la terza di Sogno di Volare (lo spettacolo degli attori adolescenti del territorio che andrà in scena il 25 e il 26 maggio) e il secondo anno in cui il Ministero della Cultura promuove insieme al Comune di Pompei una rassegna di grandi concerti, tutto ciò dimostra che gli Scavi
di Pompei sono un luogo “contemporaneo””.