Nella splendida cornice dell’Abbazia della SS. Trinità di Cava
dei Tirreni, si è celebrato il Convegno “La Responsabilità Professionale dell’Avvocato: profili processuali e risvolti di carattere deontologico”, organizzato dalla “Libera Associazione Forense” presieduta dall’Avv. Luigi Montella, del Foro di Nocera Inferiore.
L’evento, accreditato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nocera Inferiore ai fini della formazione obbligatoria, è stato molto apprezzato dai numerosi avvocati intervenuti, attesa la delicatezza del tema trattato anche alla luce della recente novella legislativa, nota come “Riforma Cartabia”, che ha apportato profondi cambiamenti al Codice di Procedura Civile, con inevitabili ripercussione sull’esercizio della professione forense. Relatori d’eccezione il Dott. Stefano Riccio, – Magistrato in servizio presso la Seconda Sezione Civile del Tribunale di Nocera Inferiore, che ha intrattenuto l’uditorio con un intervento dal taglio squisitamente pratico, fornendo, tra l’altro, utili suggerimenti al fine di evitare di incorrere in eventuali preclusioni e/o decadenze alla luce delle novità introdotte dalla Riforma – e l’Avv. Ruggiero Musio, già Presidente del Consiglio Distrettuale di Disciplina di Salerno, organo deputato alla valutazione degli illeciti disciplinari compiuti dagli avvocati nell’esercizio dell’attività professionale.
L’intervento dell’Avv. Musio, insignito, nel corso dell’evento, della nomina a “Socio Onorario” di Libera Associazione Forense, è apparso, fin dalle prime battute, appassionato e a tratti davvero commovente, soprattutto quando egli ha richiamato l’attenzione degli avvocati sull’osservanza delle “dodici regole” di
Sant’Alfonso Maria De Liguori e sullo scritto di Francesco Carnelutti “Vita di Avvocato”, laddove si afferma: “la superiorità dell’avvocato sul giudice è questa. Il giudice per definizione giudica, non ama. L’avvocato, al contrario, ama, non giudica. Non si può difendere senza amare. La difesa, proprio perché è il contrario dell’offesa, implica l’amore”. Il Presidente Luigi Montella, nell’introdurre i lavori, ha evidenziato le incongruenze della Riforma Cartabia manifestando, in particolare, il suo fermo disappunto
per le cd. “note di trattazione scritta” che, di fatto, “hanno mortificato il ruolo dell’avvocato allontanandolo dal processo” e ha espresso notevoli perplessità sulla risposta fornita dal Ministro Nordio alla interrogazione parlamentare promossa, sul Palazzo di Giustizia nocerino, dall’On.le Roberto Giachetti: “mi sembra del tutto evidente – precisa l’Avv. Montella – che il Ministro non ha ben compreso le criticità che affliggono il Tribunale di Nocera Inferiore. Esse sono sotto gli occhi di tutti, sicchè auspico un intervento di tutte le forze politiche affinchè si restituisca al Tribunale di Nocera Inferiore la dignità che gli appartiene: la Giustizia non è di destra né
di centro né di sinistra: Essa appartiene al cittadino che ha diritto ad una risposta in tempi ragionevolmente brevi. E’ del tutto inutile intervenire sul rito: il collo di bottiglia è, e resta, la fase decisionale; si rende pertanto indifferibile un ampliamento della pianta organica del Tribunale di Nocera Inferiore, manifestamente sottodimensionata rispetto alle reali esigenze dell’utenza che, ricordo, abbraccia un Circondario di ben 19 comuni”.
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