“Il futuro della gestione dei rifiuti in provincia di Salerno – Buone pratiche, strategie e soluzioni a tutela dell’ambiente e della sicurezza degli operatori”: questo il tema dell’incontro, promosso dalla Fp Cgil, che si è tenuto ieri presso gli spazi di Palazzo Innovazione. Dopo l’introduzione di Antonio Capezzuto, segretario generale Fp Cgil Salerno e la relazione di Erasmo Venosi, segretario provinciale Fp Cgil Salerno, sono seguiti gli interventi di Giovanni Coscia, presidente EdA Salerno; Vincenzo Petrosino, presidente EcoAmbiente Salerno Spa; Vincenzo Bennet, amministratore unico Salerno Pulita Spa; Cosimo Bardascino, amministratore delegato Sarim Srl; Caterina Bianco, amministratore unico Nappi Sud Sr1. I saluti sono stati affidati al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, al segretario generale Cgil Salerno Antonio Apadula e al segretario Fp Cgil Campania Maria Manocchio, mentre a concludere il momento di confronto è stata la segretaria generale Fp Cgil nazionale Serena Sorrentino. vori del futuro: eticista di IA o chef che stampa in 3D cosa farà tuo figlio da grande?
“Siamo il primo Ente d’Ambito ad aver individuato il soggetto gestore unico pubblico per l’impiantistica – ha sottolineato Giovanni Coscia di EdA – e stiamo provvedendo a chiudere le procedure per l’affidamento dei servizi di igiene urbana nei dieci sub ambiti in cui abbiamo diviso la provincia di Salerno. Di qui a giugno inizieremo le procedure per l’affidamento, nello spirito dell’efficientamento dei servizi e nell’ ottica di realizzare economie di scala. Da questo punto di vista siamo un modello per l’intero Mezzogiorno. Dobbiamo completare l’impiantistica e per rendere la nostra provincia e di conseguenza l’intera regione autonoma nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti”.
“La sinergia con Eda – ha aggiunto Vincenzo Petrosino, presidente del Cda di EcoAmbiente – è il frutto di un percorso impegnativo, che ha portato al superamento della fase di liquidazione e alla ristrutturazione di un debito molto pesante. Con impegno e professionalità siamo riusciti a consolidare i nostri conti e a produrre utili a sei zero. La capacità di mantenere l’equilibrio finanziario nel medio lungo termine è un risultato più che soddisfacente raggiunto grazie alla centralità affidata alle risorse umane”.
In provincia di Salerno siamo già nella fase della piena attuazione della legge regionale campana (la n.14/2016) di riordino del ciclo integrato dei rifiuti, con il fondamentale atto di approvazione del definitivo “Piano di Ambito Territoriale”, che ha recepito tutte le previsioni del D. Lgs. 152/2006 (cosiddetto “Testo Unico sull’Ambiente”) e le linee strategiche individuate e dettate dal Piano Regionale per la Gestione dei Rifiuti Urbani della Regione Campania.
“Risultato di portata storica, che vede finalmente la nostra Provincia ma potremmo dire tutta la Regione Campania, confrontarsi alla pari con le Regioni storicamente più virtuose del centro e nord Italia. Il nostro “Ambito Territoriale Ottimale” di Salerno, con i suoi 11 Sub Ambiti Distrettuali, con caratteristiche di omogeneità territoriale e congruità di abitanti tali da renderli sostenibili sulla qualità e l’economicità del servizio offerto, è già realtà da tempo e prossimo a vedere la luce con le varie “gare europee” per la traduzione “gestionale ed organizzativa” riassunta in un complesso di interventi, i cui principali obiettivi sono la sostenibilità economico-finanziaria del servizio di gestione dei rifiuti, la riduzione della produzione degli stessi, il miglioramento del sistema di raccolta differenziata con il raggiungimento delle percentuali fissate dalla normativa vigente, a cui dovrà associarsi una previsione di impianti e infrastrutture a completamento del ciclo impiantistico, che vede già diversi impianti altamente operativi e virtuosamente gestiti sia dall’attuale “braccio operativo” dell’EdA Salerno, la EcoAmbienteSalerno SpA, che dai numerosi impianti “privati” presenti sul territorio provinciale. E solo una buona sinergia istituzionale tra “pubblico” e “privato” può dare seri ed ottimi risultati”, si legge nella relazione della Cgil.