Un #Amleto contemporaneo, che vive il dramma e il dubbio delle nostre fragili esistenze, successo per il gruppo teatrale Sipario Aperto Teatro La Locandina convince la regia di Alessandro De Pascale eccezionale interprete del dramma di #shakespeare
La mia recensione dello spettacolo visto domenica 21 aprile a #Pagani
Un tableau vivant di emozioni sul palcoscenico del piccolo teatro de La Locandina. L’Amleto, la tragedia capolavoro di William Shakespeare, rivive con un interessante ed innovativo adattamento del giovane e valente regista Alessandro De Pascale, che dà eccezionale prova di sé, vestendo anche i panni di quell’eroe tragico del dubbio e offrendo al numeroso pubblico, un’inedita e sorprendente opportunità per una rilettura contemporanea di un dramma senza tempo.
E cosi, con vera padronanza della scena, il regista ed attore inanella tutti i passaggi più significativi di quella tragedia ambientata in quella “Danimarca del marcio”, composta dallo scrittore inglese nel seicento e tra le più rappresentate al mondo .
Quasi, come per accompagnarci, l’attore, non solo rompe i rigori del palco, preferendo un contatto ravvicinato con il pubblico, cercandone compassione per quel dubbioso esistenziale del principe danese ed incarnando in tal modo l’umanità corrente, presa tra trafelate e precarie esistenze, labili legami familiari, isolamento e rassegnazione ed al contempo, offrendo quel meraviglioso percorso tra i temi senza tempo come l’amore, la follia, la vendetta, il tradimento, la moralità.
Al regista, indomito guerriero del palco riesce l’impresa di coinvolgere l’affezionato pubblico de La Locandina, che ben comprende e ripaga con scroscianti applausi, l’impegno e quel fuoco artistico di De Pascale, che con questo importante esperimento teatrale, lancia la storica ed amata compagnia verso nuovi e sorprendenti traguardi.
Bello il duello tra Laerte e Amleto sapientemente realistico come le movenze ben assestate di Ofelia, Geltrude.
E’ palese la volontà del regista, di far emergere umanità, quei sentimenti spesso celati, quella fragilità che accompagna soprattutto le giovani generazioni che sembrano stordite dalle continue mutazioni del nostro tempo corrente e incapaci di afferrarne il senso.
E cosi quel famoso monologo, al terzo atto, dell’Essere o non Essere, questo il dilemma, si trasforma in un manifesto spirituale e di continua ricerca di sé. Lo scenografo Roberto Monte riesce nell’impresa di offrire un luogo austero, elegante e al contempo multiforme, ben assestato il dosaggio di luci von i tecnici Cristina De Pascale e Simone Rocco e i suoni, con musiche, in parte originali, a cura di #AlessandroLaCorte e #CarlaMarciano.
Interessanti i costumi di #AnnikaRuggia , che, forte anche dell’esperienza del San Carlo, riesce ad offrire, con i suoi abiti, un adattamento contemporaneo del dramma.
E cosi ben assestata la regalità del re e della regina di Danimarca, sapientemente interpretati dall’autorevole Livio Cuccurullo e dalla multiforme Valeria De Pascale, a cui va dato il merito di aver ben compreso la parte ed offerto un contributo rilevante alla messa in scena.
Bello e ben eseguito il ruolo di Ofelia, affidato alla brava Laura Inaulardo, una sorpresa per questa nuova generazione di attori che sta accompagnando una sorta di staffetta generazionale per la Locandina.
E in effetti, l’empatia sul palco, degli interpreti è palese, come per i giovani e bravi #LorenzoDamiano
#FabrizioManfredonia #LuigiFortino ( per il dramma anche aiutoregisti ) #GaiaCuccurullo, #FrancescoRocco e #MarcoAmantea.
Mirabile l’interpretazione di Polonio dell’acclamato #CarmineDePascale.
Il dramma shakesperiano interpretato dagli attori de La Locandina, convince il pubblico, che apprezza lo sforzo compiuto e lancia la compagnia verso un percorso ancora più autorevole semmai già riconosciuto eroico sul territorio. Complimenti al giovane regista Alessandro De Pascale, che dimostra maturità e capacità notevole nella recitazione, palesando un’esperienza che lo può senz’altro lanciare verso ulteriori traguardi e successi.
Preziosa la collaborazione di Monica Civale, Rosaria Argentino Rosalba Canfora e Rosa Amodio.
Le foto sono di photojamm’ – michelemarifoto
Complimenti a tutti
Ulteriori repliche il 27 e 28 aprile e 4 e 5 maggio