Anche quest’anno i film in gara a Giffoni guardano all’attualità attraverso la lente del cinema: le discriminazioni etniche, il genocidio in Palestina, lo sport come riscatto e occasione di crescita, le difficoltà di essere genitori e figli, la scoperta della sessualità e la bellezza di non riconoscersi in un’etichetta: sono solo alcuni dei temi affrontati dai primi titoli scelti per #Giffoni54.
Il tema, già anticipato nelle giornate di Giffoni Shock, è “L’illusione della distanza”: una scelta che vuole evidenziare un paradosso, indicando i pericoli del senso di isolamento con la paura dell’altro, del diverso, del lontano, con l’inganno di sentirsi separati. Un invito a ritrovare i sentieri, a scoprire i legami invisibili che esistono, nonostante le apparenti divisioni, per rivelare quanto siamo incredibilmente prossimi, indissolubilmente uniti.
Lungometraggi, cortometraggi e documentari saranno visti e votati dagli oltre 5mila juror italiani e internazionali selezionati per quest’edizione del festival, con una delegazione proveniente da oltre 30 Paesi e saranno proprio i giurati a decretare i vincitori del Gryphon Award.
Scopriamo insieme alcuni titoli in concorso.
Totto-chan: the little girl at the window (Giappone)
Diretto da Shinnosuke Yakuwa, già noto per aver diretto alcuni film e più di 70 episodi delle avventure del gatto “Doraemon”, l’opera è ambientata a Tokyo, durante la Seconda Guerra Mondiale, in una scuola ideale che univa apprendimento, divertimento, libertà e amore. La struttura ha dei vecchi vagoni ferroviari come aule ed è gestita da un uomo straordinario: Sosaku Kobayashi, un fervente sostenitore della libertà di espressione. Il film è destinato al pubblico degli Elements +6.
The book of Everything (Paesi Bassi)
Diretto da Ineke Houtman, racconta la storia di Thomas, che ha un padre severissimo e ultra religioso che governa la sua famiglia punendo la moglie e i figli quando escono dalle righe. Il ragazzo ha un approccio fantasioso alla fede: ha lunghe chiacchierate con Gesù e cerca di placare suo padre con le stesse piaghe che Mosè scatenò sul faraone d’Egitto. Sfortunatamente queste non hanno effetto, anzi peggiorano le cose. Fino a quando Thomas grazie all’aiuto della sua vicina, una gentile “strega”, scopre la passione per la musica e i libri. Il film è destinato al pubblico degli Elements +10.
We grown now (Stati Uniti)
Diretto da Minhail Baig, narra la storia di due giovani leggende all’ombra del giocatore di basket più leggendario di tutti: Michael Jordan. I migliori amici Malik ed Eric, con gli occhi sognanti e pieni di speranze, attraversano la città cercando di sfuggire alla banalità della scuola e alle difficoltà di crescere in case popolari, ma il loro legame indissolubile viene messo alla prova quando una tragedia scuote la loro comunità. Il film è destinato al pubblico dei Generator +13.
Not a word (Germania/Slovenia/Francia)
Diretto da Hanna Antonina e Wojcik Slak, Quando Nina scopre che suo figlio Lars è stato ferito in un incidente a scuola, si trova di fronte a un dilemma: deve lasciare la sua orchestra per essere completamente lì per lui? La decisione che prende è un compromesso: per cinque giorni lascerà Monaco per stare con il ragazzo. Madre e figlio sono costretti a confrontarsi, mentre Nina è tormentata dal pensiero di sabotare la sua carriera. I fraintendimenti si moltiplicano, le supposizioni si trasformano in sospetti: Lars è stato testimone di un orribile crimine a scuola? Ha anche partecipato? Il film è destinato al pubblico dei Generator +16.
Amal (Belgio)
Diretto da Jawad Rhalib, un’insegnante di letteratura, idealista e appassionata in una scuola suburbana di Bruxelles, diventa il bersaglio di una intensa ostilità da parte degli studenti, dei loro genitori e dei colleghi legati all’estremismo islamico, quando sceglie di aiutare una ragazza musulmana adolescente accusata di non seguire i dettami religiosi dopo il suo coming out sui social media. Il film è destinato al pubblico dei Generator +18.