Sarà in scena questo sabato 18 maggio e domenica 19 maggio al Teatro “La Ribalta” di Salerno lo spettacolo “Mistake”, scritto e diretto da Valentina Mustaro. «Il progetto è nato nell’ambito del nostro corso avanzato di teatro corso che io riservo agli allievi del terzo anno e ai componenti della compagnia che lo frequentano,» spiega Mustaro. «Ho lanciato la proposta di lavorare sul tema dell’errore inteso da vari punti di vista, facendo un po’ di ricerca personale ho stimolato poi i partecipanti durante il corso a far venir fuori delle performance con dei temi, dando delle tracce sempre intorno al tema dell’errore, e poi da tutte queste performance e sperimentazioni è venuto fuori il testo che andrà in scena.»
Tutte le attività di educazione teatrale che l’associazione porta avanti, da circa 20 anni, rientrano nella ricerca di un progetto di potenziamento delle competenze espressive e creative delle persone. Il tema dell’errore, in particolare, è soggetto alle interpretazioni personali di ciascun attore e al bagaglio di esperienze di vita che porta dapprima nel corso e poi sul palco, ma Mustaro avverte sull’arma a doppio taglio del parlare di sé in teatro: «Io parlo sempre di esperienze personali rivisitate in maniera creativa, ho stimolato gli attori a partire dalla propria esperienza attraverso la performance. Riportando la propria esperienza così com’è non ci sarebbe nessuna trasformazione creativa. Abbiamo creato insieme dei personaggi, durante il laboratorio, e di questi personaggi non tutto verrà raccontato al pubblico ma negli attori le esperienze ascoltate e vissute sono vive.»
Lo spettacolo conta anche sul coinvolgimento del pubblico, che verrà interpellato direttamente dagli attori durante lo spettacolo anche per invogliare a guardarlo con occhi ben aperti. Una scenografia essenziale fa da sfondo al racconto di una delle parti più vulnerabili dell’umanità contemporanea – l’idea di essere fallibili in una cultura della performance a tutti i costi. «Tra gli elementi più importanti della scenografia c’è questa palla sospesa al centro della scena con una catena, che oscilla dall’inizio dello spettacolo, continuamente, e i personaggi in scena intenti a fare azioni tentano continuamente di schivarla,» spiega Mustaro. «Ho usato questo elemento per riprendere un po’ l’idea che cerchiamo continuamente di non fare errori. Ma solo con un errore ci si rende conto di quanta esperienza si può fare e quanto si può cambiare, e l’errore diventa quindi un’opportunità anche se fa paura.»
Il cast che andrà in scena è decisamente eterogeneo in termini di età, fino ad oltre i 60 anni: «Il teatro per me non ha età, è importante portare in scena differenze d’età per sperimentare anche con un range diverso, ed è molto importante per il pubblico rivedersi anche in personaggi diversi.»