“Il nostro territorio sembra rinunciare contemporaneamente a passato e futuro”. Questo il commento di Aurelio Tommasetti all’ultimo report del Sole 24 Ore sulla qualità della vita,
che vede la provincia di Salerno ben lontana dalle prime posizioni in tutte e tre le categorie prese in considerazione: bambini, giovani e anziani. Come osserva il consigliere regionale della Campania della Lega, la classifica indica un malessere diffuso. “In base ai risultati dello studio non c’è un solo indicatore che induca ad essere ottimisti. Va precisato che una sofferenza generale riguarda tutto il Meridione.
Questo però non giustifica numeri così negativi. In particolare per la fascia di età dei giovani, dove il Salernitano si colloca addirittura al 90esimo posto, e quella dei bambini, in cui guadagniamo appena una posizione. A completare il disastro, il fatto che anche nella
categoria degli anziani andiamo oltre l’80esimo posto”.
Tommasetti ribadisce che non si tratta di un caso: “Un flop così generalizzato significa che c’è poco da salvare. Da un lato il report può essere letto come mancanza di lungimiranza per i giovani, che infatti fuggono sistematicamente alla ricerca di maggiori opportunità. Allo stesso tempo risulta insufficiente la cura degli anziani, che sono la nostra memoria storica e pagano lo scotto di una politica inadeguata su tutti i fronti, a cominciare dal tracollo della
sanità”.
“Il nostro territorio sembra rinunciare contemporaneamente a passato e futuro”. Questo il commento di Aurelio Tommasetti all’ultimo report del Sole 24 Ore sulla qualità della vita,
che vede la provincia di Salerno ben lontana dalle prime posizioni in tutte e tre le categorie prese in considerazione: bambini, giovani e anziani. Come osserva il consigliere regionale della Campania della Lega, la classifica indica un malessere diffuso. “In base ai risultati dello studio non c’è un solo indicatore che induca ad
essere ottimisti. Va precisato che una sofferenza generale riguarda tutto il Meridione. Questo però non giustifica numeri così negativi. In particolare per la fascia di età dei giovani, dove il Salernitano si colloca addirittura al 90esimo posto, e quella dei bambini, in
cui guadagniamo appena una posizione. A completare il disastro, il fatto che anche nella categoria degli anziani andiamo oltre l’80esimo posto”. Tommasetti ribadisce che non si tratta di un caso: “Un flop così generalizzato significa che c’è poco da salvare. Da un lato il report può essere letto come mancanza di lungimiranza
per i giovani, che infatti fuggono sistematicamente alla ricerca di maggiori opportunità. Allo stesso tempo risulta insufficiente la cura degli anziani, che sono la nostra memoria storica
e pagano lo scotto di una politica inadeguata su tutti i fronti, a cominciare dal tracollo della sanità”.