
Forno crematorio, sospensione,l’opposizione ritira la mozione presentata in consiglio dopo le dichiarazioni del sindaco Antonio La Mura che, in aula, ha confermato di non volere la prosecuzione del forno, anche se ha chiesto e spiegato di voler attendere 10 giorni per consentirgli di verificare la fattibilità di un eventuale risarcimento della Regione, che potrebbe compensare, dopo una necessaria ed opportuna trattativa con il concessionario, prevista, come ha spiegato il consigliere Roberto Marrazzo, nel contratto sottoscritto nel 2012, per eventuali sopravvenute modifiche normative, come difatti avvenuto con l’introduzione del nuovo piano regionale crematori che ha escluso Sant’Egidio tra i comuni che possono ospitare tale tipo di struttura. Va ricordato che il concessionario si impegnò ed ottenne incarico nel progetto non solo per il forno crematorio ma anche per l’ampliamento dello stesso cimitero, con la realizzazione di cappelle ed ossari.
In caso di trattativa, a meno che il concessionario non segua iter più tortuosi, come ricordi giudiziari, il Comune acquiserebbe difatti le opere sinora realizzate.
In aula, si ventilava, dallo stesso sindaco, una somma complessiva di 4 milioni di euro, che dovrebbe coprire con un mutuo di Cassa Deposito e Prestiti, cifra smentita da Marrazzo che puntava ad un’analisi più attenta sugli importi che potranno essere determinati, effettuando i dovuti passaggi burocratici previsti.
Il sindaco ha ribadito di non essere un tecnico ma di essere giunto alla riflessione esposta in aula, a seguito di consultazioni con alcuni esperti.Il consigliere Mario Cascone ha chiesto l’istituzione di una commissione consiliare per supportare il percorso anche prevedendo di accompagnare il sindaco in Regione per tentare ipotesi di pretesa risarcitoria.
In effetti va detto che in consiglio è emersa una volontà costruttiva tra le parti.Nel medesimo tono le dichiarazioni di Franco Marrazzo che ha appoggiato l’ipotesi di un tentativo in regione per evitare problemi erariali ulteriori alla comunità.
Il consiglio è proseguito con la presa atto di una sentenza del Tar relativa al Puc piano urbanistico comunale, che è stato ridimensionato a seguito della sentenza del Consiglio di Stato, con la zona ex contesa.
Gli interventi dall’opposizione sono entrati nel merito anche se restano alcune perplessità proprio in relazione a quel piano, approvato in tutta fretta nella passata consiliatura e che ha poi determinato le gravi problematiche soprattutto per imprese e cittadini della zona ex contesa
Non chiarissime, stando alla diretta del consiglio, se il vicesindaco De Angelis abbia in effetti dichiarato le sue dimissioni dalla giunta e con quali motivazioni
L’assessore Attianese ha relazionato infine sul programma economico del piano di zona di cui la cittadina fa parte con Scafati, Angri e Corbara