
Gentile sindaco,
Dispiace che, nonostante una lunga conoscenza tra noi, tu abbia fatto continuamente riferimento alla mia persona ed alla mia azienda con parole quanto meno inopportune.
Credevo che, in una campagna elettorale, le questioni personali dovessero rimanere fuori da ogni riferimento.
Ma evidentemente mi sbagliavo.
A questo punto sono costretto a replicare alle frasi infelici da te proferite pubblicamente in più occasioni:
1) io sono solo un imprenditore, che lavora dalla mattina alla sera, e non rappresento alcun potere economico. Se fosse stato cosi’, sicuramente ora non saresti sindaco.
2) Sul campo sportivo, avendo tu espresso la considerazione che il contratto non sia favorevole al comune, ti invito sin d’ora a trovare chiunque sia interessato a subentrare al posto della ssd san marzano in qualunque momento: con la sola restituzione di quello che ho speso sino ad ora sono pronto a fare un passo indietro.
3) Sui miei dipendenti e sugli incentivi che ho loro riservato, credo onestamente che nessuno abbia il diritto di intervenire, a nessun titolo. Addirittura hai ventilato che io l’abbia fatto per la campagna elettorale…è da 40 anni che premio i dipendenti della mia azienda: mi auguro che anche gli altri imprenditori facciano lo stesso.
4) Avete provato a strumentalizzare un mio semplice riferimento alle torri gemelle in quanto strutture alte e rappresentative di un paese, convincendo le persone che il mio intento era quello di richiamare una strage che ancora oggi resta nei nostri cuori e nella nostra mente e che, consentimi, credo di aver vissuto emotivamente molto più di quanto l’abbia potuto fare tu.
5) Hai detto che il calcio è passione e non c’entra con la politica. Sono d’accordo, non ho mai mischiato le due cose. Ho chiesto alle persone un aiuto alla nostra lista per i progetti che avevamo, non di certo per fare calcio, quello l’ho sempre fatto a prescindere.
6) Infine, continuate a sbandierare al vento un mio secondo fine, ma ad oggi ancora nessuno è riuscito a darmi una risposta su quale questo possa essere. Dimenticate, forse, che neanche la mia attività è localizzata nel comune di San Marzano e che non so quale miracolo amministrativo dovrebbe succedere perché io possa recuperare l’investimento che ho fatto negli ultimi 4 anni e quello che avevo promesso ed avevo in progetto di fare.
Incredibile come si faccia così fatica ad accettare che ogni tanto nel mondo arrivi una persona che in maniera totalmente disinteressata decida di investire nel paese nativo per risollevarlo e che non ci debba essere per forza un ritorno economico, perché ogni tanto si vive anche di orgoglio e soddisfazione.
Concludo tenendo a precisare che, contrariamente a quanto si sta dicendo, il mio passo indietro non ha nulla a che vedere con il risultato di queste ultime elezioni, dove ricordo che tutti i ragazzi della lista Siamo San Marzano hanno raggiunto un incredibile risultato lottando al voto fino alla fine. La mia decisione è purtroppo derivata dalle calunnie, dalle cattiverie e dalle menzogne che ho ricevuto e che sto tutt’ora ricevendo da tanta, troppa parte della popolazione direi immeritatamente.
Pensavo di star facendo qualcosa di buono per il paese, chiedo scusa se invece è stato interpretato diversamente.
Voi fieramente dite che san marzano l’avete liberata, io dico che si è persa una opportunità.
Ma sono comunque contento della tua elezione, e mi auguro che tu possa rendere san marzano migliore.
Avevo già dato mandato per procedere per le vie legali, ma mi sono fermato, nell’auspicio che queste frasi offensive nei miei confronti e nei confronti della mia azienda siano terminate qui.
Questo sarà il mio ultimo intervento pubblico, perché mi sembrava doveroso chiarire la mia posizione.
In bocca al lupo per tutto,
Felice Romano