In merito agli articoli pubblicati dalla vostra testata giornalistica del 12/06/2024, riportante il titolo: “Nocera inferiore: Voi la boccereste una ragazza che ha chiesto la DAD per motivi di salute ampliamente certificati”, in cui si richiama il caso accennato il giorno precedete, e cioè la pubblicazione di un ulteriore articolo riportante il titolo “Nocera Inferiore lettera di MDP dopo la bocciatura” La Dirigente Scolastica dell’Istituto superiore statale “A. Galizia” di Nocera Inferiore, dott.ssa Maria Giuseppa Vigorito, in qualità di rappresentate legale della suddetta Istituzione, precisa quando segue:
Sull’indignazione e sul “perchè” della bocciatura: l’alunna è stata respinta a seguito di un regolare scrutinio da parte di un organo collegiale quale il Consiglio di classe, in cui la Dirigente ne è presidente e che, proprio al fine di analizzare e valutare apprendimenti e, non di meno, di valutare serenamente “il caso”, nonostante il Regolamento di Istituto nella parte relativa alle assenze, prevedesse che le giustificazioni devono pervenire al massimo entro due giorni al rientro dell’alunno, il Consiglio di classe ha comunque accolto le giustificazioni nel rispetto della legge e prende atto delle numerose non classificazioni per assenza alle verifiche delle discipline e per mancanza delle osservazioni sistematiche degli apprendimenti dai quali non sono esclusi quelli relativamente sociali e di lavoro di gruppo. Va da se che la scuola abbia agito con senso di tolleranza ed umanità mentre non è stato possibile, per ragioni obbiettive, predisporre e verificare quella denunciata mancanza di inclusione poiché l’alunna non è stata presente a scuola se non sporadicamente e solo per qualche ora, alternando le entrate e le uscite nello stesso giorno secondo il suo gradimento ed i genitori hanno sempre assecondato i desiderata della figlia che non è mai rimasta scuola per l’intero orario giornaliero consecutivamente.
La percezione di clima ostile denunciato probabilmente deriva da un malessere a cui contribuiscono anche le più che probabili considerazioni familiari che invece di fortificare la personalità dell’alunna, facendo leva sullo sviluppo della autostima e sulla equilibrata gestione dei problemi di salute, senz’altro negativa nei confronti dei docenti.
Alla richiesta dei familiari della DAD per l’alunna pervenuta agli inizi di aprile, mese in cui la Dirigente apprendeva solo allora dei certificati medici che giustificavano solo alcune assenze, ha risposto per iscritto ai sigg. genitori con nota prot. 3140 del 1/03/04 che la didattica a distanza non è prevista dalla normativa vigente.
Durante un incontro con i genitori la dirigente scolastica prospettava agli stessi le possibilità normativamente previste in ipotesi di impossibilità a frequentare la scuola per qualsivoglia motivo. De visu la Dirigente ha chiesto ai genitori il perché non avessero evidenziato all’inizio dell’anno scolastico il problema di salute della figlia, che a detta loro si era verificato anche lo scorso anno e riferendo che i docenti avevano comunque ammessa l’alunna alla classe quarta, proprio in considerazione della sua situazione e che per loro era normale e obbligatorio procedere alla promozione anche per questo anno scolastico. Si precisa che lo scorso anno l’alunna era stata più presente alle lezioni e aveva partecipato più attivamente alle attività promosse dalla scuola. Non si riscontra inoltre veridicità e corrispondenza con quanto asserito circa la media scolastica dell’otto poiché non è stato possibile effettuare verifiche di valutazione non solo per la disciplina di filosofia, cosi come per le discipline di storia, fisica, scienze naturali, scienze umane, religione ed educazione civica. L’unico voto in Filosofia corrispondente a sette e non ad otto è stato attribuito il 30 ottobre 2023 e fino alla conclusione dell’anno scolastico, poiché l’alunna non è stata presente, non è stato possibile effettuare altre verifiche e valutazioni.
Non si è mai verificato fino ad ora che un’alunna metta in discussione le verifiche oggettive di un docente e che giudica come negativo la “manchevolezza” di risposte esaustive ad alcune domande, manifestando mancanza di fiducia e di rispetto dei ruoli che sfociano nell’autentica denigrazione di una professoressa che, secondo l’alunna, l’avrebbe volutamente penalizzata. La Dirigente scolastica evidenzia la malafede nei confronti dell’Istituzione scolastica da parte dell’alunna, la quale riferisce che la stessa Dirigente si è recata in classe durante l’ora di matematica e che ha sussurrato qualcosa all’orecchio della docente che poi ha sospeso le interrogazioni. Orbene, in primo luogo la scrivente disconosce la suddetta presunta affermazione, ciò nonostante si riserva ogni azione a tutela delle propria professionalità, umanità e dignità ed in secondo luogo si evidenzia che l’alunna, così come nella lettera pubblicata è pervasa da malafede nei confronti della scuola e dei suoi componenti travisando persino il dispiacere autentico dei docenti. Nella lettera vengono omessi alcuni dettagli rilevanti quali quelli relativi ad aggressione pubblica subita dalla docente di filosofia che si è vista costretta a ricorrere alle cure ospedaliere e a sporgere denuncia/querela per aggressione a pubblico ufficiale nell’espletamento della sua funzione pubblica.
La Dirigente scolastica invita tutti i genitori a riflettere su quanto sia importante avere fiducia nelle istituzioni e rispetto per chi è preposto, insieme alla famiglia, a contribuire ad uno sviluppo armonico ed equilibrato della personalità degli alunni, in
cui non è consentita la prevaricazione ma dialogo, rispetto reciproco, comprensione e collaborazione, senza i quali non è possibile l’anelato successo formativo.
La Dirigente scolastica Dott.ssa Maria Giuseppa Vigorito