Si terrà domani, presso la sede del centro MetaStudio Aps, l’incontro “What about us?”, dedicato al dialogo e alla riflessione sulla realtà delle identità LGBTQIA+ , con l’intento di riconoscere le peculiarità che rendono uniche le persone e sostenere il benessere psicofisico dei giovani e meno giovani appartenenti alla comunità. L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare le esperienze dei partecipanti attraverso la condivisione intorno a tematiche come il coming out o lo stigma sociale ancora presente intorno alle identità LGBTQIA+.
L’incontro avrà una prima fase con un gruppo di confronto dalle 17:30 alle 19:30, e dalle 19:30 in poi ci sarà un momento conviviale dedicato alla lettura di poesie e alla musica live.
«Il MetaStudio Aps è un’associazione di promozione sociale che mette insieme una serie di professionisti della salute fisica e mentale ed altre figure professionali, come anche avvocati, con l’obiettivo di promuovere il benessere nel modo più completo possibile, proponendosi come luogo di cura, accoglienza e confronto, e di promozione di una cultura diversa, come nel caso della cultura LGBTQIA+» spiega la dottoressa Lucia Angrisani, psicologa e psicoterapeuta tra le fondatrici del MetaStudio Aps insieme alla psicologa Alessandra Ramora, la biologa Angela Carpinelli e l’interprete LIS Alessia Attanasio.
L’evento si rivolge soprattutto ai giovani del territorio, come spiega la dottoressa Francesca Rufino, psicologa e psicoterapeuta esperta nel sostegno psicoterapico per riconoscere e sostenere le Persone LGBTQIA+. «Quest’anno in provincia di Salerno non c’è stato uno specifico evento Pride, e quest’iniziativa del MetaStudio è un modo per dare uno spazio all’orgoglio sia per aprire una possibilità anche di sensibilizzare il territorio su queste tematiche,» dichiara. «L’intento è sia di valorizzare l’identità di persone che in questo momento non hanno la possibilità di confronto, ma anche di celebrare il Pride Month, oltre che far comprendere che il MetaStudio è sensibile a queste tematiche, che sono caratteristiche che accompagnano qualsiasi individuo. È un modo per far capire che al MetaStudio non possono rivolgersi solo persone che soffrono di ansia o disturbi di personalità, ma anche chi ha necessità di far chiarezza o essere sostenuto rispetto ciò che ha a che fare con orientamento sessuale e identità di genere.»
Quando si parla di comunità LGBTQIA+ si parla non soltanto di inclusione, ma anche di ricchezza: «Vogliamo mettere in luce le caratteristiche e la volontà di sostenere la comunità, oltre che sensibilizzare gli altri sull’argomento. Crediamo che questo sia il mese più indicato,» dice ancora la dottoressa Rufino. «Chi si è già autodeterminato, chi ha già messo in ordine tutti i tasselli e ha acquisito un equilibrio può essere una grande risorsa per chi è più giovane o chi si affaccia per la prima volta su questo mondo.»