
A Enrico Bisogno sono arrivati tanti complimenti, malgrado la sconfitta. Ha corso sempre in salita: scelto tardi e forse senza la convinzione generale del gruppo Cuofano, fatto momentaneamente fuori per l’assurda e forse dolosa vicenda della presentazione delle liste, rimasto in gioco dopo il primo turno pur in presenza di un distacco notevole di D’Acunzi. Ma è riuscito a farsi apprezzare, toccherà a lui guidare l’opposizione. Avrà accanto persone di spessore, anche se dalla variegata origine politica: guardando a sinistra Giovanni Iannone, guardando a destra il consigliere provinciale Carmime Amato. Potrà giovarsi dell’esperienza già maturata da Maurizio Lamberti e della combattente per eccellenza Annalisa Carleo. E sarà già interessante capire alla svelta se l’opposizione farà fronte unico oppure si dividerà in base a liste e riferimenti di provenienza. La domanda di fondo, però. è un’altra: come cominciare a costruire l’alternativa in città quando si tornerà in città ? Il gruppo Cuofano esiste ancora oppure è stato spazzato via dai non brillanti risultati del primo turno di alcuni riferimenti storici dello stesso ? Domande premature, che innevitabilmente risentiranno per i partiti (Fratelli d’Italia e Pd) delle scelte che verranno, partendo dall’appuntamento con le Regionali, e per movimenti e gruppi da quel che si riuscirà di nuovo a radicare in città.