Kafka risulta ampiamente superato. La vicenda della casa di Comunità, coi fondi del Pnrr e con l’individuazione dell’area in quel di Fiano da parte dell’Asl, rischia di passare alla storia e anche alla geografia. In consiglio comunale, qualche giorno fa, ben 23 consiglieri sui 23 presenti, si sono espressi a favore della variante proposta dall’amministrazione per il dare il via libera all’opera. 23 su 23, mancava un solo consigliere, assente, si sono espressi a favore, senza distinzione tra maggioranza e opposizione o minoranza. Passa qualche giorno e accade qualcosa di poco spiegabile senza ricorrere ai retroscena o al politichese stretto: dopo aver votato a favore coi loro consiglieri presenti nell’assise, alcuni partiti e gruppi inviano comunicati invitando l’amministrazione a farsi carico verso l’Asl Salerno di modificare la location, spostandola da Fiano per motivi legati all’ambiente (bisogna dimostrarlo andando oltre la genericità delle affermazioni) o alla troppa distanza dal centro dei possibili pazienti (previdiamo in anticipo da dove arrivano i pazienti ?) Un balletto che ha dell’incredibile. Passi per l’unico assente di quel pomeriggio, che quindi seguendo la logica del ragionamento avrebbe espresso se presente un no in dissenso di vito rispetto all’altro consigliere di partito, ma gli altri ? C’è qualche suggeritore esterno al consiglio, magari un’opinionista, che è intenzionato a “sindacare” sul voto legittimo di consiglieri dotati di scienza e coscienza ? I tempi dei distinguo sembrano avallare la risposta affermativa al punto di domanda. Il seguito alla prossima puntata…
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