Il web assorbe la maggior parte del tempo. La vita quotidiana viene ormai scandita e riprodotta come su un doppio binario, tra reale e virtuale. I giovani indicano la strada, gli adulti la seguono. Sono proprio i primi a trascorrere buona parte del loro tempo durante una giornata sul mondo telematico. Ma perché e in che modo? Una tendenza consolidata ancora tutta da scoprire in tante sue sfaccettature.
Quanto tempo trascorrono online i giovani
Il tempo medio di permanenza di un giovane sul web si aggira tra le due e le tre ore. Ma in molti casi la durata si fa ben più dilatata e si può arrivare persino a superare le 4 ore consecutive.
Dati che rilevano uno studio approfondito sui minori e che diffondono preoccupazione nella comunità. Sono soprattutto i giovani compresi nella fascia d’età tra gli 8 e i 16 anni a risentire maggiormente di questo “attaccamento” morboso al web.
Lo fanno soprattutto per dedicarsi a quei giochi online dove l’interattività è un punto fermo. Ciò, inevitabilmente, finisce per trattenere l’utente di turno per un periodo maggiore di tempo, avendo la possibilità di potersi persino relazionare virtualmente con altri giocatori. Ma il web può essere anche molto altro. Ad esempio, una sorta di rifugio in cui potersi nascondere dalle insidie del mondo esterno.
Perché i giovani cercano rifugio sul web
Uno dei primi motivi, se non il primo in assoluto, per cui i giovani della cosiddetta “generazione hashtag” cercano rifugio attraverso il web è dettato da una forma di insicurezza spiccata.
L’eccessiva esposizione di se stessi favorita, in particolare, dai social determina, da un lato, un’esaltazione e un’ostentazione smisurata, ma dall’altro, nel contempo, aumenta un certo senso di frustrazione e di inadeguatezza insiti.
Motivo per cui trovano spazio come valvole di sfogo pressoché quotidiane social all’ennesima potenza come TikTok, sempre più diffuso, tanto per citare un esempio illustre. Proprio qui si coglie l’opportunità di manifestare il proprio essere o, semplicemente, di far parte di una comunità ed organizzarsi in maniera collettiva.
Il paradosso è servito: oggigiorno ci si esprime in maniera indiscriminata e, talvolta, senza filtri su determinati social, ma quando si va a toccare la propria persona attraverso commenti e giudizi negativi può aumentare incondizionatamente un certo disagio interiore. Il web, da questo punto di vista, sa essere bastone e carota per il giovane di turno, alla ricerca di una propria identità e del proprio posto nel mondo.
A questo punto diventa l’ambiente di riferimento dove sperimentare gli apprezzamenti, ma anche opinioni discordanti. Variegato, ricco di occasioni, ma, allo stesso tempo, foriero di pericolosità.
A maggior ragione quando si pone in antitesi alla realtà. Realtà e virtuale vivono, nell’epoca moderna, in una continua e permeabile commistione in grado di confondere l’una con l’altra. Ed è proprio questo il pericolo più grande da scongiurare per un futuro più o meno prossimo.
Quali sono i siti più cliccati dai giovani
Una volta c’erano i blog e i forum dove gli utenti più giovani si riunivano per esprimere pensieri, spunti di riflessione e di vita su ciò che li circonda. Soppiantati successivamente dai social e dall’avvento di piattaforme a metà tra la rappresentazione fotografica e video come Facebook, Instagram e TikTok.
Proprio quest’ultimo fa maggiore presa sui giovani, risultando essere inevitabilmente tra i siti più considerati. Grazie all’integrazione e all’interconnessione tra social si consente in questo senso un’esposizione perenne di se stessi.
Ci si mette in gioco, si mostrano le proprie abilità, emozioni, competenze, il tutto in un lasso di tempo non necessariamente lungo. Il pericolo più grande è che tutto ciò possa sfociare in una vera e propria dipendenza, un tunnel senza via d’uscita. Una possibilità ancora più concreta, se si considerano gli ultimi trend.
Il fenomeno del gioco online tra i giovani: il videopoker
Il poker online è un gioco di per sé attraente, tanto è vero che ci sono giovani i quali tendono a provare i videopoker online gratis e senza soldi al fine di tentare la fortuna.
Ovviamente, giocare responsabilmente deve essere la regola numero uno da mettere in atto con cognizione di causa e, per questo, le compagnie di gioco fanno provare delle versioni demo in modo che da un lato l’utente capisca se effettivamente gli piace giocare e, dall’altro, per provare a dargli quella dimestichezza e aiutarlo a non spendere troppi soldi nel gioco.
Il fenomeno del videopoker è in ascesa tra i giovani alla ricerca di guadagni “facili”, complice anche un mercato del lavoro sempre più precario e salari che sono ormai lontani da una vita accettabile con l’inflazione dialogante. Oltretutto, a ciò si aggiungono i i video tutorial presenti su Internet in materia di strategie, trucchi e metodi più o meno vincenti per poter elevare la propria ambizione economica. Come si può immaginare, però, non esiste alcun ‘segreto’ oggettivo per vincere al videopoker.
I videopoker online diventano un prodotto sempre più facile di cui usufruire, essendo, nella maggior parte dei casi, gratis e quindi alla portata di tutti. La crisi economica aggrava ulteriormente un orientamento da monitorare.
Come possono “disintossicarsi” i giovani dall’abuso di web
Il web come una droga. Un’affermazione non tanto azzardata, di questi tempi. A maggior ragione considerando la quantità di tempo medio che un giovane trascorre su Internet, in special modo su siti dalla forte tentazione di guadagno.
In virtù di ciò l’unica soluzione praticabile può e deve essere un’opera di disintossicazione totale o, quantomeno, parziale rispetto al prodotto abusato. La parola chiave è una: sensibilizzazione.
Soltanto attraverso attività di promozione e prevenzione allo stesso modo potranno proporsi alternative valide alla vita virtuale in grado di distogliere l’attenzione del ragazzo da giri pericolosi.
Se non si può fare a meno del web, come configura l’epoca moderna, quantomeno ci si deve porre l’obiettivo di limitarlo nella sua accezione operativa. Più vita vera e meno vita virtuale: un monito che chiunque, in particolar modo i giovani di oggi, dovrebbe far suo per costruire una maggiore coscienza sociale, unitamente ad una coscienza virtuale, ma senza abusi e condizionamenti.