“Se avessi dovuto litigare con tutti i miei avversari politici, oggi prenderei il caffè da solo”: è l’affermazione di Angelo Verrillo, il Comandante come lo definiamo noi. Trascorre qualche giorno di riposo e naturalmente manca a tutti noi avventori del Bar Ideale, di qualsiasi provenienza politica. Oggi Angelo Verrillo, che festeggia anni da diavolo (diamo questa indicazione per l’età), è il padre nobile del Pd. Ma attenzione, mica ha smesso di sorprendere ? E’ l’unico componente del direttivo cittadino in carica a essersi schierato, dal primo momento, per la Schlein, quando nessuno a Nocera effettivamente l’aveva vista arrivare (magari solo la nostra amica avvocato-attrice Teresa D’Alessandro). Verrillo, allievo del pensiero di Amendola e quindi in principio comunista migliorista, nei decenni scorsi è stato nel Pci svariate volte segretario cittadino, consigliere comunale, componente del consiglio d’amministrazione delle vecchie Usl, arrivando ad un soffio dall’esser eletto in luoghi politici di una certa importanza. Ha successivamente posto le basi in città dei Ds, da convinto sostenitori di Margherita e Ulivo. E’ stato anche un convinto sindacalista Cgil. Infiniti i suoi aneddoti, quelli ad esempio su Oliva e Manzo ma anche quelli su Pietro Amendola e i sindaci nocerini comunisti durati troppo poco Barbarulo e Volino. Fmo nelle motivazioni di fondo che durano da una vita, cioè da quando il giovanotto frequenteva il Ragioneria e osservara i primi scioperi operai, ha saputo essere contemporaneamente direttore di banca e amico della gente umile. Nelle chiacchierate all’Ideale, è immancabile la stretta di mano quasi giornaliera con Tonino Gambino (il papà di Alberigo) così come gli apprezzamenti ad altri avversari (definisce la Lanzetta una gentildonna). La sigaretta elettronica ha sostituito quella di ordinanza, ma la fedeltà all’amicizia, al Napoli e alla sinistra resta. Ha avuto qualche volta paura ? “Forse una sola volta, quando il segretario provinciale del Pci Amarante, ordinò a noi ragazzini di affiggere a Salerno i manifesti di condanna per l’omicidio Falvella. Rischiammo di prenderle dai fasciti e dagli ex parlamentari di sinistra. Per fortuna trovammo una persona grande e grossa che ci accompagnò nel tragitto”. Oggi è festa. Con la moglie e compagna di vita Elena Realfonso (sorella dell’ex sindaca Marilita), i figli, le nuore e i nipoti. Auguri Comandante !!!
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