
Comunicato stampa del Consigliere comunale di Scafati Michele Grimaldi a nome della coalizione #oraesempreScafati
Per la seconda volta in poche settimane, dopo la presunta incompatibilità del neo Presidente del CdA A.C.S.E., l’A.N.A.C. scrive nuovamente al Comune. Lo abbiamo scoperto con un nostro accesso agli atti, visto che il Sindaco continua a nascondere ai Consiglieri comunali e alla città le numerose note e rilievi che le autorità competenti muovono verso la sua Amministrazione.
Questa volta l’Autorità Nazionale Anticorruzione punta l’indice sulle procedure di potenziamento per la raccolta integrata dei rifiuti urbani, evidenziando alcune delle anomalie e delle irregolarità che avevamo segnalato – purtroppo inascoltati – in Consiglio comunale.
Ma ricapitoliamo la vicenda.
Lo scorso dicembre la maggioranza ed il Sindaco avevano deliberato l’aumento di 700.000 euro del contratto di Servizio con l’A.C.S.E. S.p.a, al fine di potenziare lo spazzamento delle strade della nostra città.
In quella sede avevamo evidenziato come la procedura fosse incompleta – mancava l’asseverazione al Piano finanziario da parte di un soggetto esterno abilitato – e che soprattutto non c’era la copertura economica.Anche il Prefetto nelle scorse settimane è intervenuto per chiedere spiegazioni, e solo nel mese di maggio il responsabile del settore VI ha chiesto al responsabile finanziario di provvedere – ex novo! – ad una variazione di bilancio di circa 400 mila euro, al fine di attivare il contratto. Ma di questa variazione non c’è ancora traccia.
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E così oggi l’A.N.A.C. chiede spiegazioni: non solo su quanto avevamo segnalato – assenza di asseverazione e assenza di copertura finanziaria – ma anche ipotizzando un artificioso e dunque illegittimo frazionamento del servizio, che riguarderebbe per il 90% aumento del personale e attività di spazzamento manuale. Nel frattempo il contratto di servizio tra Comune ed A.C.S.E. continua a non essere aggiornato secondo lo schema predisposto da ARERA, e cioè a non avere quei criteri di trasparenza e regolarità imposti dalla legge. Non sappiamo se la sua sia incompetenza o malafede, o entrambe le cose. Fatto sta che dopo quanto lasciato in eredità nel 2016, il buco da 30 milioni di euro che ci è costato un Piano di rientro che stiamo ancora pagando, e l’arrivo dei Commissari prefettizi successivo allo scioglimento per infiltrazioni, il dott. Aliberti continua a pregiudicare il presente ed il futuro della nostra città. Addebitando il conto della sua propaganda alle nuove generazioni scafatesi.
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Michele Grimaldi