Prosegue l’attività di contrasto al lavoro nero e ad ogni forma di sfruttamento dei lavoratori da parte della Task Force A.L.T. Caporalato D.U.E., che mira a prevenire e contrastare situazioni di sfruttamento lavorativo e caporalato a danno dei lavoratori migranti in collaborazione con l’ O.I.M. Nella giornata del 2 agosto, nell’ambito della medesima Task, il personale di Vigilanza Ordinaria e quello di Vigilanza Tecnica dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Salerno, unitamente ai militari del comando di compagnia Guardia di Finanza tenenza di Scafati ed al personale OIM (mediatori culturali), hanno effettuato un accesso ispettivo in un campo agricolo nel comune di Scafati.
Nel corso del controllo sono stati trovati intenti al lavoro, completamente “in nero” 24 lavoratori, di cui 3 cittadini italiani, 3 rumeni, 10 bengalesi, 1 ucraino, 1 bulgaro e 6 cittadini extracomunitari, questi ultimi sprovvisti di un valido permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di un titolo equipollente.
Data la gravità delle violazioni il personale ispettivo dell’ITL cilentina ha adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per l’abbondante superamento del limite del 10% di lavoro nero, notificando altresì sanzioni pecuniarie per un importo totale di oltre 100mila euro.
Rispetto alle ipotesi di profilo penale, legate sia all’utilizzo dei lavoratori extra-Ue sprovvisti di permesso di soggiorno, sia alle violazioni in materia di sicurezza, in particolare rispetto alla mancata valutazione del rischio “microclima” e alla mancata sorveglianza sanitaria di tutti i lavoratori si è proceduto alle prescritte informative all’autorità Giudiziaria di Salerno, con l’adozione di contestuale provvedimento di prescrizione per un importo sanzionatorio di oltre 30mila euro.