Da oggi i volumi del prof. De Rosa Salvatore (14/01/1948 – 10/04/2022) sono conservati nella Biblioteca del Comune di Sant’Angelo Le Fratte (PZ) a lui dedicata, offerti dalle sorelle Chiara e Luigia e dal cugino Russo Eduardo, Per conoscere meglio questo artista, dal numero di Sprint di maggio 1986, il giornalino parrocchiale di Pucciano, ho tirato fuori un articolo di Antonio Salzano che curava la rubrica “Artisti di casa nostra” e ve lo propongo.
“L’artista che presento in questo numero é veramente di casa nostra, cioè di Nocera Superiore. Non molti nella nostra città lo conoscono, anche perché il suo carattere schivo e riservato lo porta spesso a rinchiudersi nell’intimità del suo studio, dove ama circondarsi di molti libri. La sua biblioteca é composta in prevalenza da numerosissimi volumi sulla pittura, molte raccolte di poesie, da un numero incredibile di antologie e romanzi e fumetti d’autore, Ama accompagnarsi con la musica e ha una collezione impressionante di dischi degli autori più strani e sconosciuti. Salvatore De Rosa ha un iter scolastico “classico”; ha frequentato l’istituto d’arte di Salerno e poi l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, dove ha seguito il corso di pittura con i noti maestri Brancaccio (esponente di una solida neofigurazione) e Domenico Spinosa (rappresentante della pittura astratta di fama internazionale). Osservando la sua pittura, però, difficilmente si noterà un collegamento stilistico con questi maestri. De Rosa ha avuto parecchi periodi: il primo, che va fino al 1978, si caratterizzava con l’adesione ad una ricerca di gruppo inserita nel sociale, che opera sotto il nome di “Metodo Informativo Reale”; fra gli altri fanno parte di questo gruppo due interessanti artisti; Peppe Rosamilia e Gianfranco Duro. Questi ultimi operano nell’aria del concettuale e mi riprometto di parlarne più ampiamente in un prossimo numero. Nel 1979 ha aderito alla MAIL ART, nota come arte postale. Questo singolare modo di esprimersi permette agli artisti di avere facilmente corrispondenze epistolari con tutti i Paesi del mondo. De Rosa ha all’attivo numerose partecipazioni ed esposizioni di questo genere d’arte in vari Paesi esteri. Ne segnalo solo alcune: Llibres d’Artist Barcellona – Spagna – 81; 16^ Biennale di San Paulo di Brasile 1981; L’Art postal Parigi 81; Mia Cara Mal Art PARMA; Fantastic Arte, organizzata da Peppe Rosamilia a Castel San Giorgio. Ho chiesto a De Rosa, perchè la Mail Art? Non ha trovato difficoltà a rispondermi, dicendo che ha preferito questo tipo di arte perché, essendo lontano dal mercato, non ha subito inquinamenti commerciali, per cui risulta essere ancora vicina ad ogni espressione poetica e permette di sentirsi, veramente, cittadini del mondo. Parallelamente a questo suo impegno nel fare arte postale, il nostro continua una sua ricerca pittorica in dimensioni più familiari che definisce “proliferazione della realtà”. Sono quadri dove l’autore parte con un disegno che poi viene moltiplicato su tutta la superficie del dipinto. E’ come un dipinto in crescita, il disegno originale viene lievitato per divenire autonomo nella sua storia grafica. Sono opere che denotano un artista ricco di fantasia e creatività che si esprime nelle sue figure fantastiche e fumettistiche”.