“Esprimo il mio profondo sdegno per i fatti emersi nella vicenda “Strade Fantasma”, che ha visto la condanna di tre funzionari della Provincia di Salerno e dell’ex tesoreria Bper per un danno erariale di oltre 6 milioni di euro. Questa sentenza della Corte dei Conti non solo conferma le gravi irregolarità che mio fratello, Angelo Vassallo, aveva già coraggiosamente denunciato nel 2010, ma dimostra anche quanto la corruzione e l’inefficienza abbiano avvelenato le istituzioni locali. Angelo aveva segnalato con forza l’incredibile caso della strada “fantasma” Celso-Casal Velino, un’infrastruttura mai realizzata e diventata, purtroppo, simbolo di una gestione fallimentare e criminale delle risorse pubbliche. Oggi, la giustizia gli dà ragione, ma questo non può bastare. È fondamentale ricordare che la corruzione non riguarda solo singoli individui, ma è il riflesso di responsabilità politiche ben più ampie, che non possono essere ignorate. Quando un reato è di tali dimensioni, non può essere classificato solo come un danno erariale, ma deve essere riconosciuto anche come un crimine penale. La strada Celso di Pollica-Casal Velino, insieme ad altre opere denunciate da Angelo, resta un simbolo dell’inefficienza che ha afflitto la provincia di Salerno”. A denunciarlo è Dario Vassallo Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore

“Nonostante le sue denunce, ho assistito con amarezza all’assenza di solidarietà da parte delle istituzioni coinvolte, non solo durante questo processo, ma anche in altre occasioni, come il “Due Torri bis”. Come Fondazione, continueremo a lottare per la giustizia e la trasparenza, criticando chi ha sfruttato politicamente questa situazione e vigilando affinché simili abusi non passino inosservati. Proponiamo, inoltre, che il milione e mezzo di euro che la Provincia dovrebbe recuperare venga destinato al completamento della strada “Celso di Pollica-Casal Velino”. Questi fondi non devono essere dispersi in progetti vaghi o propagandistici, ma impiegati per interventi concreti e trasparenti che possano realmente migliorare la mobilità nel Cilento. È giunto il momento che la politica si metta al servizio dei cittadini, con meno chiacchiere e più fatti”-conclude Vassallo.