Adue settimane dall’inizio del G7 della Cultura, che si terrà in Campania dal 19 al 21 settembre, manca ancora il programma definitivo, indispensabile per mettere a punto nei dettagli il complesso dispositivo di sicurezza.
“Quando lo avremo, ci muoveremo”, dice il prefetto di Napoli, Michele di Bari, al termine di un Comitato per l’ordine e la sicurezza che non aveva all’ordine del giorno l’evento internazionale, che però ha monopolizzato le domande dei giornalisti.
All’evento sono attesi i responsabili Cultura dei governi dei 6 Grandi, oltre all’Italia: una delegazione composta prevalentemente da donne, con le ministre della Cultura del Canada Pascale St-Onge, del Regno Unito Lisa Nandy, della Germania Claudia Roth, della Francia Rachida Dati e Lee Satterfield, assistente del segretario di Stato per gli Affari Educativi e Culturali Usa.con loro il ministro della Cultura giapponese Masahito Moriyama.”Non abbiamo nessuna novità, perché, come voi ben sapete, il programma del G7 Cultura è di competenza strettissima del ministero della Cultura. Quando avremo novità dal ministero ci muoveremo. Al momento non vi è ancora un programma definitivo, quando lo avremo, allora ci muoveremo”, ha ripetuto di Bari. Che alla domanda sulla possibile cancellazione della tappa del G7 di Pompei, per problemi di sicurezza legati alle vicende che hanno coinvolto il ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia, ha risposto: “Che io sappia no, per un motivo semplice: non si sono affrontate le questioni relative alla sicurezza”.
Se ci si sposta da Napoli a Pompei, non si hanno maggiori certezze. Il sindaco, Carmine Lo Sapio, oggi ha accolto in Comune alcuni degli ottanta primi cittadini che promuovono la candidatura di Pompei a Capitale della Cultura 2027. Sperava che la presenza dei giornalisti fosse legata all’evento, ma ancora una volta le domande hanno riguardato l”affaire’ Boccia, e la risposta è stata seccata: “Questa signora non ha nessun rapporto con il Comune. Appare sì in molte foto al seguito del ministro Sangiuliano. Io non l’ho mai chiamata. La conosco, l’ho detto a tutti, ma questo non significa che svolge un ruolo nell’ambito del Comune. Zero. Con me non ha mai avuto nessun ruolo né era presente quando sono state adottate decisioni in Prefettura. Mai ha partecipato a riunioni al Comune sul G7”. L’ha sentita? “Non l’ho sentita e non ho il tempo di sentirla”, ha tagliato corto il primo cittadino, che sull’eventualità che la tappa di Pompei del G7 possa saltare, ha risposto: “Fino a questo momento non ci sono novità. Spero che questa visita a Pompei si faccia. Se non si farà dovrò condividere con amarezza le decisioni di chi svolge il ruolo per la sicurezza”.
Dunque, tutto è legato alla sicurezza. Il dispositivo da mettere in campo per il G7 è articolato e, ovviamente, è calibrato sugli eventi che si terranno. Ma, come ha spiegato il prefetto, il programma definitivo ancora non c’è. In quello provvisorio – che l’ANSA ha potuto leggere – la serata di Pompei figurava come uno degli eventi clou. Avvio dei lavori previsto nel pomeriggio del 19 al Museo Archeologico di Napoli, per poi spostarsi la mattina del giorno dopo a Palazzo Reale. Dalle 18 del 20 settembre era previsto il trasferimento delle delegazioni e la visita agli scavi di Pompei, con le foto di rito, il concerto dell’Orchestra Scarlatti di Napoli diretta da Beatrice Venezi e poi la cena nella Palestra Grande. Il giorno dopo la conclusione del vertice sempre a Palazzo Reale.
Ora, lo stesso Sangiuliano ha escluso che Maria Rosaria Boccia sia mai entrata in possesso di informazioni o documenti riservati attinenti al G7, nonostante le visite fatte insieme alla Città degli Scavi, le mail circolate e quanto sostiene nel suo esposto il Verde Bonelli, che cita “le mappe per la visita dei ministri a Pompei” che sarebbero finite nelle mani della donna. Gli apparati di sicurezza stanno vagliando tutti questi ed altri aspetti, ma è chiaro che avrebbero meno preoccupazioni se la tappa nella città mariana saltasse. A così pochi giorni, viene sottolineato, la soluzione più facile sarebbe concentrare tutto a Napoli, né pare decollare l’idea di inserire una tappa a Positano, come pure ipotizzato in un primo momento.
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