“Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto”, ha affermato Bianca Berlinguer sulla mancata intervista a Maria Rosaria Boccia.
“Per quanto riguarda l’accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, c’è solo da sorriderne – scrive ancora -. In trentacinque anni di professione non mi ero mai trovata in una situazione simile e da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia”.
“Ieri sera – racconta la conduttrice – era prevista la partecipazione di Maria Rosaria Boccia alla mia trasmissione, definita lunedì, con un’intervista singola a lei condotta da me; e poi, su sua esplicita richiesta, allargata ad altri giornalisti, i cui nomi le erano stati comunicati con ampio anticipo (Concita De Gregorio, Annalisa Chirico, Alessandro Sallusti e Andrea Scanzi). Fin dal giorno prima, quando abbiamo concordato i termini della sua partecipazione, Maria Rosaria Boccia sollecitava che le venissero comunicate per iscritto le mie domande, richiesta che non abbiamo mai accolto per nessun ospite. Dunque ho inviato alla dottoressa Boccia una sintesi dei temi generali che avremmo trattato nel nostro faccia a faccia, precisando inoltre che sarebbero stati gli altri giornalisti a decidere quali domande porle nel successivo talk”.
“Quando ci siamo incontrate – prosegue Berlinguer – ho confermato che, da parte mia, non ci sarebbe stata la minima preclusione nei confronti di qualunque notizia o “verità” che lei avesse voluto raccontare.
Fin dal primo momento mi sono convinta che l’unico punto di contrasto fosse la mia indisponibilità a fornirle in anticipo e per iscritto le domande che le avrei posto. Poche ore prima della messa in onda, Maria Rosaria Boccia ci ha mostrato la trascrizione, da lei realizzata, di un presunto colloquio tra Gennaro Sangiuliano e sua moglie in cui l’ex ministro avrebbe affermato di non aver avuto una relazione intima con Boccia. Questo insieme alle ipotesi sul fatto che la sua mancata nomina a consulente del ministero fosse dovuta o alla preoccupazione per un eventuale conflitto d’interessi o alla pressione della moglie di Sangiuliano o alle carenze del suo curriculum o infine all’intervento di Arianna Meloni”.
“Quando io ho cominciato a chiederle quali prove potesse portare a sostegno di affermazioni così impegnative – aggiunge la giornalista -, la signora Boccia ha dichiarato che non avevo studiato sufficientemente la sua storia, che non ero preparata sulla sua vicenda e che tra noi non ci fosse il feeling necessario; accusandomi di essere interessata solo al gossip e al pettegolezzo politico anziché alle ‘verità’ non ancora rivelate che avrebbe voluto raccontare. Per quanto riguarda l’accusa di essere stata trattenuta in camerino contro la sua volontà, c’è solo da sorriderne. In trentacinque anni di professione non mi ero mai trovata in una situazione simile e da questo momento non intendo più replicare alle affermazioni di Maria Rosaria Boccia”.
La replica: “Lei mi ha chiesto di Arianna Meloni e della nomina – ha scritto Maria Rosaria Boccia su Instagram rispondendo alle affermazioni di Bianca Berlinguer -. Io le ho risposto che sapevo dell’esistenza di un colloquio tra Sangiuliano ed Arianna Meloni ma non che fosse stata lei a bloccare la nomina. Le ricordo che questo è stato l’unico momento del mio racconto dove ha sorriso per ben due volte (compiaciuta) ed era concentrata”.
Su Instagram Boccia, in mattinata, aveva dato le ragioni della sua rinuncia a partecipare all’intervista a È sempre Cartabianca: “Ho subito percepito chiaramente che non c’era l’intenzione di ascoltare la verità ma piuttosto di trasformare il tutto in un dibattito politico e gossip”. “Non abbiamo mai discusso del secondo blocco e del tipo di domande che avrebbero fatto nelle 2 ore in cui sono stata trattenuta nel camerino della insistente e reiterata volontà di farmi partecipare alla trasmissione e quindi contro la mia volontà avendo dichiarato sin da subito la volontà di andare via”. Con Bianca Berlinguer, aggiunge, “ci siamo confrontate in camerino per ricostruire la vicenda da raccontare nel primo blog dedicato all’intervista” racconta dove spiega di aver avuto la sensazione che vi fosse invece la volontà di “trasformare il tutto in un dibattito politico e gossip”. E insiste: ” Il primo blocco era dedicato, ripeto, unicamente a definire i contorni chiari della vicenda. Avevo chiesto la formula dei due blocchi perché sarei entrata nel secondo solo con una base di verità solida che avrebbe permesso di cercare la verità autentica evitando il gossip e qualsiasi possibile strumentalizzazione politica”.
Maria Rosaria Boccia non è titolare di nessuna cattedra o ruolo di assistenza a docenti all’università Federico II di Napoli, a differenza di quanto riportato sul suo account Linkedin, dove scrive di essere “docente universitario” di “Scienze della comunicazione e Media Digitali” del master in Medicina Estetica per l’anno accademico 2024/2025. Lo si legge nella risposta dell’Ateneo all’accesso civico richiesto dall’ANSA. “Non risulta alcuna docente o ricercatrice a nome di Maria Rosaria Boccia alle dipendenze dell’Ateneo – riporta il documento – né risulta alcuna documentazione attestante lo svolgimento di servizio di assistenza docenti, né, infine, risulta la stipula con l’Ateneo di contratti di docenza”.