Oggi 17 settembre ricorre il 15° anniversario dell’attacco suicida di Kabul in cui persero la vita sei militari italiani, tra cui il paracadutista Massimiliano Randino, di 32 anni, primo caporal maggiore della Brigata paracadutisti “Folgore”; egli per circa dieci anni aveva prestato servizio nell’Esercito Italiano prendendo parte a numerose missioni di pace internazionali: in Kosovo, in Iraq, in Afghanistan.
Massimiliano Randino era nato a Pagani il 16 agosto 1977 e solo il giorno prima della tragedia era rientrato da una breve licenza a casa: il nostro conterraneo è stato insignito della Croce d’Onore alla memoria nel 2010.
A Cava de’ Tirreni gli è stata intitolata una strada provinciale, nel tratto compreso tra i comuni di Nocera Superiore e Cava de’ Tirreni.
Il ricordo del parà, originario di Cava de’ Tirreni ma residente, come molti Cavesi, nella frazione di Pucciano a Nocera Superiore, è ancora vivo nel cuore di chi lo ha amato e ancora soffre per una giovane vita sacrificata sull’altare della Patria in nome della libertà e della pace tra i popoli.
proprio a Nocera Superiore oggi, giorno del 15° anniversario della tragedia, Massimiliano Randino è stato ricordato durante la santa Messa che si è tenuta alle ore 19 nella chiesa di Santa Maria Maggiore.
Alla funzione erano presenti il sindaco di Nocera Superiore, consiglieri, assessori, militari e la Croce rossa cittadina intitolata proprio a Randino.
“Sol chi non lascia eredità d’affetti poca gioia ha dell’urna”
Annalisa Capaldo