PAESTUM – Viola per una notte, per sensibilizzare cilentani e campani sull’importanza della lotta al cancro senza distinzioni. In occasione del World Gynecologic Oncology Day (noto anche come GO Day), giornata mondiale dedicata alla sensibilizzazione in tema di tumori ginecologici, i templi di Paestum e di Velia nella notte del 20 settembre verranno illuminati di viola in segno di solidarietà e speranza.
L’iniziativa, su concessione del Ministero della Cultura, è promossa da ALTo, Associazione Lotta al Tumore Ovarico. “Il GO Day – spiega la presidente ALTo Maria Teresa Cafasso – è un’occasione preziosa per accendere i riflettori su una tematica spesso trascurata ma che coinvolge la salute e la vita di moltissime donne nel mondo. Il nostro impegno è quello di non lasciare nessuna sola in questa battaglia. Il nostro messaggio del resto è chiaro e inequivocabile: guarire tutte, nessuna esclusa”.Tra le protagoniste di questo evento simbolico ci sarà il Tempio di Athena nel Parco Archeologico di Paestum, che si tingerà di viola, colore scelto a livello internazionale per rappresentare la lotta ai tumori ginecologici. “Vogliamo che questa illuminazione sia non solo un gesto simbolico, ma un vero e proprio grido di speranza, per far sapere alle donne colpite che non sono sole,” ha continuato la dottoressa Cafasso. “Vogliamo dare loro visibilità, ricordando a tutti l’importanza della prevenzione e della ricerca.”
“Un ringraziamento speciale – ricordano dall’Associazione – va alla dottoressa Tiziana D’Angelo, direttrice dei Parchi Archeologici di Paestum e Velia, per aver sostenuto ancora una volta una causa di fondamentale importanza per la salute pubblica e per la sensibilizzazione su temi così delicati”.
Con questo gesto simbolico, l’Associazione ALTo si fa portavoce di un messaggio forte: la solidarietà e la consapevolezza sono strumenti essenziali nella lotta ai tumori ginecologici. L’illuminazione dei templi storici non è solo un richiamo visivo, ma una luce che vuole risvegliare l’attenzione su una realtà che riguarda milioni di donne e che passa troppo spesso in secondo piano.