. . …
Siamo tutti ignoranti. Perché non sappiamo amare, perché ci perdiamo dietro alle cose futili, perché siamo circondati da arroganza e arrivismo, quando invece basterebbe un sorriso per far stare bene noi stessi e chi ci sta vicino. Basterebbe rifugiarsi nella semplicità, che non fa rima con ovvietà, bensì dovrebbe rappresentare la forza di ognuno di noi. Pensateci, parliamo poco, ci abbracciamo anche di meno, riduciamo tutto al possesso di questo o quell’oggetto, dimenticando che sono i rapporti a renderci differenti, a farci crescere. No, non sono frasi dette a caso. Le scrivo per ricordare un personaggio iconico di Roccapiemonte, Martino per tutti “Martin A’ Paposc”, che stavolta ci ha lasciati per davvero. Si è spento in una delle strutture residenziali e sanitarie della nostra città, cioè Villa Caruso. In realtà si chiamava Armando, Armando Di Martino. Era nato a Napoli il 14 gennaio del 1947. Ma è stato un figlio di Roccapiemonte, perché qui ha vissuto sin da giovanissimo. Per Martino il popolo era ignorante, e voglio pensare che lo dicesse ad alta voce proprio per evidenziare che in giro c’è troppa cattiveria e ci si dimentica delle cose più importanti della vita. Se lo prendevi in giro, lui ti sorrideva, se non gli davi nulla, ti salutava lo stesso. Per lui ogni squadra di calcio era la più forte, l’importante è che il bus di turno lo portasse allo stadio per stare tra la gente, per divertirsi. Personaggio sì, ma soprattutto una persona che viveva nel suo mondo, per i suoi problemi, ma anche perché probabilmente aveva capito benissimo cosa c’era nel mondo esterno. Una persona di una tenerezza unica. Armando Di Martino, per tutti semplicemente Martino Era una persona speciale, semplice e amorevole, perciò molto più intelligente di tanti di noi…
Carmine Pagano-sindaco di Roccapiemonte