Inizia con questo articolo una collaborazione tra Agrotoday e lo Studio Legale di consulenza d’Impresa “Maiorino Sessa” . Lo studio, di caratura nazionale è sito a Nocera Superiore: si occupa da oltre un decennio di tutte le problematiche legali, aziendali e manageriali relative alla gestione dell’impresa. Si inizia con una tematica importante ai nostri giorni: furto di e.mail e password in Italia, un fenomeno in crescente e grave espansione (m.m.)
L’Italia al 5° posto nel mondo per furto di e-mail e password: un quadro allarmante.
Nel primo semestre del 2024, l’Italia si colloca al quinto posto a livello globale per furti di credenziali, in particolare di e-mail e password, confermando un trend preoccupante in ambito di sicurezza informatica. Il numero crescente di dati rubati e messi in circolazione, soprattutto sul dark web, rende il Paese vulnerabile a frodi sempre più sofisticate. A rivelarlo è l’Osservatorio Cyber di CRIF, che evidenzia come il 36,8% degli utenti italiani abbia ricevuto almeno un alert per l’esposizione dei propri dati su piattaforme illecite. Questo fenomeno non colpisce solo i privati ma anche le aziende, esponendo entrambi a rischi notevoli.
Campania tra le regioni più colpite
A livello nazionale, le regioni più colpite comprendono il Lazio, la Lombardia, la Sicilia e la Campania, che registra l’8,5% degli alert totali emessi nel periodo di riferimento. Sebbene il Nord Italia, nel complesso, sia la zona con il maggior numero di notifiche di violazione, la Campania emerge come una delle aree più vulnerabili nel Centro-Sud. La crescente esposizione della regione può essere legata alla maggiore diffusione di strumenti digitali e al numero di utenti connessi, oltre alla crescente complessità degli attacchi cyber, che colpiscono settori sia privati che pubblici.
Quali sono i dati maggiormente oggetto di furto
Le combinazioni di dati maggiormente esposte riguardano, in particolare, e-mail associate ad altri dati personali. La combinazione di indirizzo di residenza ed e-mail è risultata la più frequentemente rubata (65,36% dei casi rilevati), seguita dalla combinazione di numero di telefono ed e-mail (37,22%). Questo tipo di informazioni permette ai criminali informatici di creare profili dettagliati delle vittime, aumentando l’efficacia degli attacchi di ingegneria sociale, come lo spear phishing. Un altro dato sensibile esposto è quello relativo alle carte di credito: nonostante un calo nella frequenza delle frodi, il rischio di furti finanziari rimane alto, con il 41,79% dei casi riguardanti numeri di carte rubate.
Le minacce informatiche più diffuse
Tra le minacce informatiche più rilevanti che interessano l’Italia, vi sono il phishing, lo smishing e lo spear phishing. Il phishing è una tecnica che utilizza e-mail fraudolente per indurre le vittime a rivelare dati sensibili, mentre lo smishing utilizza messaggi SMS con lo stesso scopo. Di particolare preoccupazione è l’aumento degli attacchi zero-click, in cui il solo ricevimento di un SMS può permettere agli hacker di accedere ai dispositivi senza che l’utente debba interagire. Il fattore umano rimane cruciale nella prevenzione di tali minacce: password semplici o utilizzate per più account rappresentano ancora una delle maggiori cause di esposizione a furti di dati. Nei prossimi articoli inizieremo un percorso di informazione e formazione per aiutare cittadini ed imprese a tutelarsi rispetto ai rischi dei servizi digitali.
dott. Carmine Paolo Sessa