I prodotti tipici nostrani sbarcheranno a novembre anche su Amazon: questo il frutto del protocollo d’intesa tra il colosso internazionale dell’e-commerce e l’assessorato alla Ricerca e Innovazione della Regione Campania rappresentato da Valeria Fascione. L’assessore lo ha dichiarato nell’ambito del convegno “Trasformazione delle attività commerciali ed artigianali: le prospettive dell’e-commerce” promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili (Odcec) di Napoli, presieduto da Eraldo Turi.
«La Regione Campania ha investito tantissimo nella digitalizzazione delle pmi in particolare sul tema dell’e-commerce e del digital export. Siamo tra le prime regioni italiane in termini di imprese presenti sulla piattaforma, per l’affiancamento gratuito di 50 imprese per accompagnarle nell’apertura di negozi digitali,» ha affermato Fascione durante le giornate di studi. «Amazon rafforzerà la vetrina del made in Campania sulla loro piattaforma. La regione in alcuni settori è prima in Italia come fatturato e-commerce e occorre sottolineare che siamo leader anche sui prodotti dell’alta tecnologia.»
Secondo Vincenzo Tiby, consigliere delegato dell’Ordine dei commercialisti partenopei, «si assiste ad un trend evolutivo delle vendite on line molto forte. Oltre 30 milioni di italiani acquistano abitualmente sul web con un volume d’affari che supera i 35 mld di euro. Un fenomeno ineludibile per il quale i commercialisti devono essere sempre più presenti sia per quanto attiene gli aspetti fiscali che per quelli organizzativi».
Un settore quindi in forte espansione quello dell’e-commerce, come sottolinea anche Maria Cristina Gagliardi, consigliere delegato dell’Odcec Napoli: «Il commercio rappresenta ancora nel Sud e nella Campania l’attività centrale dell’economia con circa 24% degli occupati totali nel mezzogiorno. Un settore che ha subito profonde trasformazioni con perdita di terreno delle piccole attività al dettaglio (-5%) nel contempo si registra un forte sviluppo del valore aggiunto delle attività commerciali,» afferma infatti il consigliere. «Questa forte spinta è da ricondurre allo sviluppo dell’e-commerce e guardando al futuro il trend sarà sempre positivo. Per restare competitivi bisogna digitalizzarsi, innovare, acquistare nuove tecnologie. I commercialisti sono chiamati a favorire questo processo».