Nella top 50 delle donne più influenti d’Italia c’è un magistrato di Castellammare. Un riconoscimento ottenuto da Annalisa Imparato, sostituto procuratore della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, grazie al suo impegno nel contrasto alla violenza sulle donne. Il magistrato stabiese l’ha ricevuto nel corso dell’ultimo G7 di Matera sulle Pari Opportunità. Trentanove anni, il sostituto procuratore è cresciuta nel quartiere San Marco. All’Università la scelta di giurisprudenza alla Federico II di Napoli, dove si è laureata nel 2009 in Diritto Amministrativo.
Nel 2012 ha conseguito il Diploma di Specializzazione nelle “Professioni legali” presso l’Università degli studi di Salerno con una tesi in Diritto Penale dedicata al concorso esterno nel reato di associazione a delinquere di tipo mafioso. Nel 2013 si è abilitata alla professione forense e nel 2017 è diventata magistrato, scegliendo di lavorare come pubblico ministero presso la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Per molto tempo si è dedicata al contrasto alla violenza di genere, poi della criminalità comune, diventando una delle massime esperte nazionali nell’analisi dei fenomeni geopolitici internazionali. Un riconoscimento che le ha offerto l’opportunità di diventare membro del comitato scientifico della rivista Sicurezza e Giustizia, oltre che prestare la sua collaborazione per le rassegne dell’arma dei carabinieri, della guardia di finanza, dell’aeronautica e delle Informazioni della Difesa. Nel 2024 la dottoressa Annalisa Imparato ha ottenuto altri due incarichi prestigiosi. Il primo è quello di “Consulente per la Formazione della Difesa”, che per la prima volta ha visto nominare un magistrato e una donna. Il sostituto procuratore della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere di fatto ha ottenuto le cattedre presso il Centro Alti Studi per la Difesa e il Comando Vertice Interforze, che si occupano di formare gli Ufficiali Superiori e gli Ufficiali Generali. Il secondo incarico invece è quello di consulente della Commissione Parlamentare Ecomafie ed Illeciti Agroalimentari presso la Camera dei Deputati, che le è valsa l’opportunità di essere relatrice lo scorso settembre nel corso del G7 di Siracusa, nell’ambito della tavola rotonda “tecnologie digitali e intelligenza artificiale per migliorare la competitività, la sostenibilità ambientale ed economica e la salute dei lavoratori nelle imprese agroalimentari. Rischio cybersecurity”. Incarichi di prestigio che hanno spinto il magazine Fortune Italia a inserirla nella lista delle 50 donne più importanti d’Italia per il 2024. Un riconoscimento che le è stato assegnato nel corso del G7 di Matera sulle Pari Opportunità di inizio ottobre.