Un lieto fine ha coronato un percorso medico complesso e delicato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno. Un ragazzo di 12 anni, originario della provincia di Avellino e già alle prese con una cardiopatia congenita e un impianto cocleare, è stato sottoposto con successo a un intervento di chirurgia robotica, risolvendo una problematica che lo affliggeva da tempo.
Giunto al Ruggi con forti dolori addominali e una diagnosi incerta, nonostante precedenti ricoveri in altre strutture (in Italia e all’estero), il giovane paziente è stato accuratamente esaminato dall’équipe guidata dal professor Umberto Ferrentino, direttore del Reparto di Chirurgia Pediatrica. Grazie all’ausilio delle più moderne tecnologie diagnostiche e all’esperienza dei radiologi, è stato possibile individuare la causa del problema: una malformazione della colecisti che comprimeva le vie biliari.
L’intervento chirurgico, eseguito con la massima precisione grazie alla robotica, ha permesso di asportare la colecisti malata e di ripristinare il corretto funzionamento delle vie biliari. Il giovane paziente ha recuperato rapidamente e può ora tornare alla sua vita, libero dai dolori che lo tormentavano.
Questo brillante risultato è frutto del lavoro congiunto di un’intera équipe multidisciplinare, che ha saputo mettere a frutto le proprie competenze e la propria umanità per garantire al giovane paziente le migliori cure possibili. Il professor Ferrentino e i suoi collaboratori hanno dimostrato ancora una volta l’eccellenza dell’offerta sanitaria del Ruggi di Salerno e la capacità di affrontare con successo anche le sfide più complesse.
La storia di questo ragazzo rappresenta una testimonianza della speranza e della resilienza. Nonostante le numerose difficoltà affrontate fin dalla nascita, grazie alle cure e alle attenzioni ricevute al Ruggi, ha potuto superare un nuovo ostacolo e guardare al futuro con rinnovata fiducia.
Il Direttore Generale del nosocomio salernitano, il dottor Vincenzo Amato, ha espresso grande soddisfazione per questo straordinario risultato, sottolineando l’importanza cruciale di investire in modo costante nella ricerca e nell’innovazione tecnologica per offrire ai pazienti le cure più avanzate e personalizzate. Ha inoltre rivolto i suoi più sinceri complimenti al dottor Umberto Ferrentino e alla sua eccezionale équipe, i veri artefici di questo successo.