Anche il Pd, alla fine, ha votato a favore della modifica della Legge Regionale che consente il terzo mandato del governatore. Ma ora cosa accadrà ? Dal punto di vista giuridico, il governo potrà impugnare la modifica di legge sostenendo la tesi dell’incostituzionalità della stessa. Senza contare il risvolto politico della vicenda, tutto interno al centro-sinistra ed in particolare al Pd, dopo le affermazioni nette della Schlein: la segretaria ha detto chiaramente nei giorni scorsi che va scritta la parola fine sull’epoca De Luca, quindi un candidato diverso anche a terzo mandato approvato. E ancora: se non s’arriva al nome di De Luca, il Governatore si metterà in proprio, cioè con le sue Civiche e qualche altro aiuto ?
Pd, l’intervento del capo-grupo Mario Casillo: “Votiamo a favore del terzo mandato ma è un voto tecnico. Il problema politico è altra cosa. Da questo momento in poi, invitiamo il presidente De Luca e a tutta la maggioranza di sottoscrivere un documento per individuare un percorso politico per individuare chi sarà il candidato a Governatore, che resta un nostro iscritto, siamo fieri del lavoro fatto assieme. Si deve fare una sintesi tra lo stare insieme della comunità Pd e il lavoro fatto da e con De Luca. Ci vuole la P maiuscola di una politica vera”. Oltre al Pd, a favore del terzo mandato si sono pronunciati le liste civiche di De Luca, Italia Viva con l’intervento di Pellegrino, che ha già indicato De Luca come candidato, e 5Stelle con Ciarambino. ma non col resto del gruppo.
Particolare l’intervento in aula del consigliere regionale Nunzio Carpentieri (Fratelli d’Italia) sulla legge riguardante il terzo mandato, tra il serio e l’ironico: “Mi dispiace presidente De Luca di non poter votare la legge, da ex sindaco non ho mai compreso gli ostacoli al numero dei mandati. Ma da Roma non mi consentono di votare a favore. Mi auguro però che la legge passi,che nessuno l’impugni che lei sia ricandidato e che gli elettori possano avere tutti gli elementi, quando andranno alle urne, per cambiare il volto della nostra Regione scegliendo il centro-destra”.
Si termina così: su otto consiglieri regionali del Pd solo Fiola si astiene e gli altri sono a favore. La norma sul terzo mandato passa, come previsto, con 34 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto, proprio la consigliera dem. Ma nessuno applaude: evidentemente l’indicazione di De Luca è di evitare qualsiasi enfasi. Vota a favore anche Gennaro Cinque del gruppo Caldoro presidente.
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