Pochi giorni fa, tramite documento ufficiale, è stata accettata la liquidazione d’indennità all’attuale sindaco Pasquale Aliberti, per il mandato svolto nel periodo 2013-2016. Quello terminato poi con le dimissioni ed il conseguente commissariamento del comune per le note vicende giudiziarie. Fin qui nulla di male, ma a destare qualche polemica è stato il consigliere Carotenuto (Scafati Arancione). Ad essere chiari, la vicenda era stata già contestata durante un consiglio comunale mesi fa. Allora, oltre che Carotenuto, intervenne anche Michele Grimaldi in un dibattito con Diego Chirico (assessore al bilancio)
Questa la nota pubblica del Carotenuto – “Un impegno di spesa di circa 14mila euro per liquidare l’indennità al sindaco Aliberti per il mandato svolto dal 2013 fino al 2016 quando rassegnò le dimissioni dalla carica e, poco dopo, la sua amministrazione fu sciolta per infiltrazioni camorristiche” –
Nel prossimo passaggio poi, pone dubbi sulla fatto che gli spetti o meno – “Ora, facciamo finta che gli spetti (nutriamo dubbi proprio perché quella amministrazione è stata sciolta per infiltrazioni) tale indennità; se è pur vero che vige la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio, mi domando se, da un punto di vista morale, tutto ciò sia corretto ed opportuno” –
La faccenda è giuridicamente complessa ed un tantino ingarbugliata, stando ai dubbi che pone il consigliere Scafati Arancione. Nel 2018, Aliberti ha notificato all’ente un ricorso per decreto ingiuntivo – “Una cifra a favore del primo cittadino da elargire in un momento in cui ai cittadini non viene data neppure la possibilità di beneficiare di sgravi sulla spazzatura; una somma che, pur di incassare, ha visto notificare, nel 2018, un ricorso per decreto ingiuntivo da parte del sindaco nei confronti dell’ente locale. Un’ingiunzione di pagamento, poi non eseguita, ma solo per il semplice fatto che , rieletto sindaco, si sarebbe trovato in una posizione di incompatibilità. A proposito, era incompatibile all’atto della proclamazione?” –
Nell’ultimo passaggio, Carotenuto pone serie preoccupazioni per la questione dei conti ma non ultima per un fatto di moralità – “Somme che, nonostante le difficoltà finanziarie del comune – che vive ancora sotto la scure del piano di riequilibrio e che deve dare conto e ragione alla Corte dei Conti – sono tranquillamente disponibili, tanto da portare all’impegno di spesa con la determina dirigenziale dello scorso 16 settembre. Mi domando, in tutto questo, dove sia la passione politica e l’amore per la città” –