La Campania con le sue 54 insegne racconta di un’arte pasticciera più viva che mai che intreccia tradizione e innovazione con maestria unica. Dai classici come la sfogliatella e la pastiera, alle nuove interpretazioni di babà gourmet e dolci ispirati agli agrumi della Costiera Amalfitana, i pasticcieri campani esaltano sapori e profumi locali, reinventando con creatività antiche ricette, rendendo ogni dolce un’esperienza indimenticabile. Di queste, ben 6 le eccellenze che raggiungono il punteggio pieno aggiudicandosi le ambite Tre Torte, 7 le insegne che spiccano tra le migliori Due Torte, 5 nuovi ingressi e 3 Pastry Chef.
Le 6 Tre Torte
- Dolciarte ad Avellino. Esuberanza è la prima parola che salta in mente osservando l’assortimento dell’insegna situata all’ingresso del centro storico avellinese. Dal mattino il banco è ricolmo di viennoiserie, più o meno classiche; ottimi anche i maritozzi alla panna e i babka. Mignon e monoporzioni raccontano le stagioni con uno stile pienamente contemporaneo e un tripudio di colori e di frutta; così le torte, eleganti nelle forme e negli abbinamenti. Da non perdere le golose gelatine di frutta, le produzioni di cioccolato, i biscotti tradizionali.
- Sal De Riso Costa d’Amalfi a Minori (SA), locale iconico della Costa d’Amalfi, con un bel dehors dove gustare dolci strepitosi ed esteticamente perfetti. Nel capitolo torte tra le new entry la fresca e golosa Fragolata. Imperdibili i grandi cult nati dalle mani di De Riso, ricotta e pere e delizia al limone in primis. Nel banco tantissime le monoporzioni tra novità ed evergreen. Omaggio al caffè napoletano la Trilogia composta da gelato al caffè, crema al caffè e bavarese al caffè napoletano con la sua gelatina. Ottimi per la merenda i “pan”, sorta di bauletti lievitati.
- Maison Manilia a Montesano sulla Marcellana (SA) attira appassionati da ogni dove. Le tecniche francesi sono al servizio dei grandi prodotti del territorio, le sue creazioni di straordinario equilibrio e perfezione estetica. Brillano come gioielli le monoporzioni “Infinitamente passione e fragola” e la “Infinitamente passione e mango”. Fanno volare in Francia gli stupendi macaron mentre regina della colazione la sfogliatella Santa Rosa. L’ambiente, sempre splendente, è specchio del rigore del pasticcere, che si avvale del prezioso supporto della moglie Rosita.
- Pasquale Marigliano a Nola (NA) un moderno ed elegante locale polifunzionale, con terrazza e veranda al piano superiore, arredato per stare comodi durante la sosta a colazione, per un aperitivo e per scegliere dai banchi vetrina tra i dolci o le tante proposte salate, dai panini conditi alla napoletana alle fritture. Lievitati da colazione di alta caratura; perfetti i panettoni, i dolci tradizionali (e le monoporzioni. Cioccolateria finissima, che si apprezza nei truffles e soprattutto nelle praline, Les Cabosses, fra cui spicca l’intramontabile e imperdibile Vesuvio Buono che, sciogliendosi in bocca, scoppietta.
- Pasticceria Agricola Cilentana Pietro Macellaro a Piaggine (SA). Elegante come una gioielleria la boutique del dolce di Pietro Macellaro e Raffaella Resca in questo piccolo centro cilentano. L’insegna “Pasticceria agricola” chiarisce che qui i prodotti della terra diventano protagonisti di dolci perfetti nell’aspetto ed esplosivi al gusto. Tre impasti e tre lunghe lievitazioni per i grandi lievitati; super il Panbrigante e il panettone all’albicocca pellecchiella del Vesuvio. Imperdibile la cioccolateria, che vede ampliato lo spazio espositivo.
- Pepe Mastro Dolciere a Sant’Egidio del Monte Albino (SA). Selezione attenta delle materie prime, ricerca e passione sono alla base del lavoro della famiglia Pepe in questo locale ai piedi dei Monti Lattari. Nel banco a vista, dolci della tradizione napoletana, mignon, dessert innovativi e torte classiche. Imperdibili i lievitati. A colazione ottimi sfogliati; buona la proposta salata che accompagna i cocktail. A pochi metri l’insegna “È buono uguale” dedicata al senza glutine e senza lattosio.
7 le migliori Due Torte
- Pansa ad Amalfi (SA)
- Lombardi a Maddaloni (CE)
- Di Costanzo a Napoli
- Pasticceria Celestina a Pollena Trocchia (NA)
- De Vivo a Pompei (NA)
- Gabbiano a Pompei (NA)
- Sirica a San Giorgio a Cremano (NA)
Fanno il loro ingresso nella nuova guida:
- Rock’n frolla a Caserta
- Lisita a Mondragone (CE)
- Tizzano a Napoli
- Guantiera a Bacoli (NA)
- Raffaele Barbato a Frattaminore (NA)
Menzione d’onore per 3 Pastry Chef campani:
- Ferdinando De Simone presso Lorelei a Sorrento (NA). Trent’anni, una laurea in tecnologie alimentari, Ferdinando De Simone ha acquisito la formazione “sul campo” nelle cucine dei grandi ristoranti italiani ed esteri (tra gli altri Quattro Passi, Sensi ad Amalfi, Il Pagliaccio a Roma, Bernachon Chocolat e Restaurant Paul Bocuse a Lione e, infine, Dinner by Heston Blumenthal a Londra). A novembre 2019 è approdato al ristorante Lorelei. La sua è una pasticceria lineare, “diretta”, che punta a valorizzare le materie prime del territorio con creazioni originali. Fra i suoi cavalli di battaglia Crostatina Rock (realizzata con crema di latte bufala, dulce de leche, verdurine e frutta autunnali e sorbetto alle erbe dei Monti Lattari) e Our Land (limone di Sorrento, fiordilatte e olio extravergine di oliva).
- Andrea Marano presso Taverna Estia a Brusciano (NA). Dopo l’istituto alberghiero a Napoli, Andrea Marano si trasferisce a Roma, comincia come cuoco (Duke’s restaurant e Aroma di Palazzo Manfredi) poi capisce che la sua strada è la pasticceria. Torna quindi in Campania, dove dopo altre esperienze (Maxi dell’hotel Capo La Gala e Josè restaurant di Torre del Greco) approda alla Taverna Estia. Metodico, preciso, “ossessionato dalle forme”, dà vita a dolci che conciliano estetica, gusto e stagionalità e nei quali, a coronamento di un menu, si presta anche grande attenzione alle dimensioni e al bilanciamento zuccherino. Fra le sue creazioni il Tiramisù al caffè con ricotta di bufala e gelato alla fava tonka e l’Arlette con cioccolato bianco, fragole e sesamo nero.
- Federico Andreini presso Sustanza a Napoli. Nativo di Lucca, ventisei anni, Federico Andreini s’innamora prestissimo della pasticceria, affascinato dalle infinite possibilità che regala mescolando pochi ingredienti. Comincia con Marco Ambrosino a Milano, poi fa esperienze in Spagna, in Slovenia (all’Hiša Franko di Ana Roš), quindi completa il suo percorso in Danimarca, dove nella bakery Bageriet Benji, scopre l’arte del pane con lievito naturale, ma anche sfogliati e laminati. Nel 2023 torna in Italia perché Ambrosino lo vuole al suo fianco nel nuovo progetto napoletano. Da Sustanza firma dessert articolati e complessi, frutto di grande ricerca e studio. Tra i suoi cavalli di battaglia la Rosa del Mediterraneo e Pane&Olio e Pasta.