Il clan in questione era definito “Famiglia” e capeggiato dal boss Dario Federico. Il gruppo ha agito a Scafati e nella provincia di Napoli con accuse di associazione a delinquere di tipo mafioso (estorsione, armi, spaccio, autoriciclaggio e lesioni). Il Federico, secondo quanto si evince nell’ordinanza d’arresto del Gip, spostò i suoi interessi criminali da Pompei e Boscoreale sul territorio di Scafati assumendone il totale controllo.
Ebbene, per 20 imputati è stato accolto il rito abbreviato mentre per altri 10 si procederà al rito ordinario presso il tribunale di Nocera Inferiore. Inoltre il Gip ha calendarizzato 4 udienze nelle quali sarà esaminato il collaboratore di giustizia.
Le indagini hanno portato a galla episodi eclatanti, oltre quello di potenti armi da fuoco. Nel 2021 a Scafati “resta un vuoto” in seguito all’arresto di un altro gruppo ed è qui che il clan “Famiglia” prende il comando. In particolare sono emerse dieci estorsioni, tra queste una all’interno del porto turistico di Marina di Stabia quando fu eseguita una cosiddetta “stesa” con modalità quasi cinematografica. Ovvero motociclette di grossa cilindrata ed esplosione di colpi alla cieca.